Carmine Giugliano di 53 anni, gia’ in carcere da 8 mesi per altre ragioni ha ricevuto in cella una nuova ordinanza emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia. Giugliano e’ accusato di estorsione aggravata consumata e tentata dal metodo mafioso.
All’indagato vengono contestati tre episodi di richieste estorsive nei confronti di due imprenditori di Piazzolla di Nola (Napoli). Fanno notare alla Direzione distrettuale antimafia che il malvivente non si sarebbe limitato ad una richiesta di “normale” tangente estorsiva ma anche di un cambio assegni oppure alla imposizione della fornitura di oggettistica tipo gadget natalizi, penne e calendari. In questo caso pero’ le vittime hanno collaborato con la giustizia. Giugliano si presentava alle vittime sostenendo di essere “referente per Piazzolla di Nola”. Giugliano fanno notare gli inquirenti e’ un parente acquisito di Biagio Cava, capo dell’omonimo clan attivo a Quindici nell’Avellinese, in guerra da oltre 30 anni con il clan Graziano. Carmine Giugliano e’ parente dei Cava avendo sposato una cugina del boss.