Parente di un boss della camorra avellinese, e suo referente nel Nolano, e’ destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo camorristico. Carmine Giugliano, 53 anni, e’ detenuto dal luglio scorso, sempre per lo stesso reato.
Su disposizione del gip presso il tribunale di Napoli, i carabinieri gli hanno notificato la nuova misura restrittiva. A Giugliano, legato da vincoli familiari a Biagio Cava, di cui ha sposato una cugina, capo della omonima cosca con roccaforte nella vicina provincia di Avellino, vengono contestate tre richieste di estorsione nei confronti di due imprenditori di Piazzolla di Nola. I militari dell’Arma hanno accertato anche le modalita’ della richiesta, dalla “normale” tangente al cosiddetto “cambio-assegni” fino all’imposizione della fornitura di gadget natalizi, penne e calendari, di poco valore.