“No alla macelleria sociale”. Lo afferma Carla Cantone, segretario generale Spi Cgil, in una nota. “Da tempo chiediamo al Governo di intervenire per affrontare la crisi con misure in grado di promuovere crescita e occupazione, evitando di smantellare lo Stato sociale. Il Governo, che ha sempre irresponsabilmente negato la gravita’ della crisi, ha deciso di anticipare una manovra che colpisce solo le famiglie, i pensionati, i giovani, i lavoratori, le donne e le persone piu’ deboli, attraverso una macelleria sociale senza precedenti nella storia del nostro Paese. Colpire le pensioni medio basse ed il sistema delle pensioni di anzianita’. Tagliare risorse a comuni e regioni. Inoltre si vuole ridurre drasticamente i servizi socio-sanitari-assistenziali, intervenire pesantemente su reversibilita’, accompagnamento ed invalidita’, servizi per non autosufficienti”. Per completare l’opera, sottolinea Cantone, “si vuole modificare la Costituzione e lo Statuto dei lavoratori con la scusa di modernizzare il mercato del lavoro. A tutto questo lo Spi Cgil non ci sta e pertanto i pensionati risponderanno dando continuita’, insieme alla Cgil, alla mobilitazione degli ultimi due anni. Dalla crisi si puo’ uscire adottando le misure indicate dalla Cgil, perche’ la crisi non puo’ essere scaricata sui soliti noti. Se per una volta si chiede ai ricchi di pagare, ai privilegiati di rinunciare al loro esagerato benessere, alla politica di ridurre radicalmente i costi, a chi ha un reddito congruo e sostanziale da lavoro, da pensione e da profitti, di mettere a disposizione una parte del loro guadagno. Se finalmente si interviene su evasione e illegalita’ e se si procede verso un fisco equo e giusto, allora si compie una manovra basata sull’equita’ sociale. Se il Governo intende invece insistere sulla strada dei pesanti e dolorosi sacrifici per lavoratori e pensionati, – conclude -il movimento sindacale dovra’ mettere in campo da subito una durissima lotta per respingere le vergognose decisioni del Governo”.