Riceviamo e pubblichiamo il commento di Pietro Di Sarno sulla scelta del governo di sciogliere i comuni di Casal di Principe e Castelvolturno, facendo saltare così la tornata di elezioni amministrative. “La storia dei commissariamenti dei comuni nella nostra provincia è lunga e quasi sempre priva di risultati apprezzabili. Nella gran parte dei casi al potere sono ritornati gli stessi amministratori che hanno prodotto il commissariamento.
E’ stato mortificato lo sforzo che tanti cittadini avevano prodotto per presentare proposte politiche nuove e pulite. A Casal di Principe come a Castel Volturno i cittadini avrebbero avuto la possibilità di votare per voltare pagina. Il coraggio del cambiamento si era concretizzato in liste composte da persone pulite, giovani, donne e uomini senza condizionamenti che avevano accettato la sfida per continuare a credere in un futuro migliore. Non è stato facile per nessuno sbattere la porta contro alcuni personaggi che pure avevano tentato di rifarsi una verginità provando a candidare dei prestanome delle liste che noi abbiamo sostenuto. Ma con coraggio e coerenza s’è fatto. La preoccupazione è che questa scelta dia la possibilità alla camorra di riorganizzarsi scegliendo il partito e le persone da piazzare nelle liste per continuare ad avere il potere di condizionamento che ha condotto ai commissariamenti ritardati arrivati solo oggi. Si commissaria per l’operato delle amministrazioni che travolte dagli arresti non avevano avuto fortunatamente l’opportunità di presentarsi in questa tornata con le finte facce nuove di figli, nipoti e prestanome dei soliti noti. Se si continua col commissariamento di tutta la politica si rischia di ammazzare alla nascita ogni tentativo di far germogliare i semi di buona politica che con tanti sacrifici ed anche con qualche rischio personale la parte buona dei cittadini della nostra provincia sta seminando per continuare ad offrire una speranza di cambiamento”.