Un azienda olearia della penisola sorrentina aveva classificato oltre 700 litri di olio come extravergine di oliva, di provenienza dalle zone piu’ pregiate della stessa regione. In realta’ l’olio utilizzato era di provenienza pugliese e anche le etichette presenti sulle confezioni dei lotti di olio riportavano indicazioni errate, perche’ non vi era corrispondenza tra l’etichettatura e l’effettiva provenienza del prodotto.
I 700 litri di olio sono stati sequestrati e il legale rappresentante dell’azienda denunciato per frode in commercio dal Nucleo investigativo di Polizia ambientale e forestale di Napoli del Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con i Nuclei di controllo agroalimentari di Benevento e Roma, nell’ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare sull’olio extravergine d’oliva disposti dal comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Sergio Costa. “E’ importante – ha spiegato Costa – controllare tutta la filiera alimentare che rende piu’ trasparente un mercato che rappresenta, per il nostro agroalimentare, un punto d’eccellenza indiscutibile. Non si tratta solo di tutelare i nostri consumatori ma anche di impedire una concorrenza sleale che penalizza i produttori corretti e onesti”.