Un terreno adibito a pascolo sulla riva destra del fiume Savone trasformato, per il pranzo pasquale, in un mattatoio abusivo: e’ quanto hanno scoperto a Carinola (Caserta) i carabinieri, con l’ausilio del personale dell’Asl di Teano. E’ li’, nel terreno di Carinola, che un allevatore di 56 anni era intento a macellare clandestinamente carne ovina in cattivo stato di conservazione e pericolosa per la salute pubblica una volta messa in commercio.
Ma le immagini piu’ macabre viste dai carabinieri sono state quelle relative ai 9 agnelli uccisi e appesi ai rami di un grande albero secolare; le pelli degli animali, destinate ad essere lavorate, erano invece poste su un rete non lontana; a terra vi erano i resti delle parti interne ed enormi pozze di sangue. Attorno agli agnelli un nugolo di mosche che, hanno accertato ieri i veterinari dell’Asl, avevano gia’ deposto le uova, segno che gli animali erano stati uccisi da parecchie ore; le carni, invece, avrebbero dovuto essere conservate in celle frigorifere. Tra l’altro il cinquantaseienne, hanno scoperto i carabinieri guidati dal capitano Lorenzo Iacobone, era privo di qualsiasi autorizzazione a macellare. Le carcasse sono stata cosi’ sequestrate e avviate alla distruzione; il prezzo degli agnelli, e’ stato accertato, era di 4,50 euro al kg e in molti li avevano gia’ prenotati per il pranzo di domani. L’uomo e’ stato denunciato.