E’ stata confiscata l’abitazione di San Marcellino appartenente a Giovanni Garofalo che ospitò il capoclan dei casalesi Michele Zagaria durante la latitanza. La decisione è stata presa oggi dal gup Francesca Ferri al termine del processo con rito abbreviato nei confronti di otto persone, tra cui lo stesso Garofalo, accusate di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. La casa, sotto la cui cucina era stato ricavato un bunker, era stata sequestrata un anno fa, contestualmente al fermo degli otto, su disposizione del pm Catello Maresca.
Gli imputati sono stati tutti condannati a pene che oscillano tra i quattro e gli otto anni di reclusione. Il gup li ha ritenuti colpevoli di un tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore: al suo rifiuto di cedere alle richieste del clan, gli otto reagirono violentemente fino ad arrivare ad un assalto a colpi di pistola contro un furgone guidato da un operaio dell’azienda. Gli investigatori acquisirono le prove grazie soprattutto all’intercettazione di numerosi sms che gli indagati si erano scambiati.