“L’incontro dei capigruppo consiliari con il Presidente Caldoro e con una nutrita schiera di Assessori e tecnici (Giancane, Nappi, Amendolara), è stato molto lungo ma non altrettanto fruttuoso. Sul tavolo tre problemi: residui competenze dell’anno 2011, esercizio 2012, e prospettive delle comunità montane. Il terzo problema è affidato ad un testo unificato all’esame della I commissione consiliare e rispetto a questo la cornice normativa è semplicemente un orpello in relazione al reperimento delle risorse finanziarie.

Sui primi due argomenti si è registrata una divaricazione tra le cifre fornite dal governo regionale (7 milioni di euro di cui le comunità montane sono creditrici) e quelle fornite dall’Uncem (24 milioni di euro)”. E’ quanto sostiene, in una nota, Umberto Del Basso De Caro, vice capogruppo PD Consiglio Regionale della Campania “La discrasia risiede, probabilmente, nelle differenze derivanti dalle rendicontazioni ancora da effettuare e dalle somme che tre amministrazioni provinciali devono ancora retrocedere alla Regione. Il secondo problema, relativo all’anno in corso, in esecuzione della legge finanziaria che ha previsto l’utilizzo di 100 milioni di euro di fondi FAS, ha visto il Presidente Caldoro in atteggiamento cauto dovendo negoziare con il Governo nazionale la possibilità di utilizzo di questi fondi anche per i progetti di riforestazione intesi come spese per investimento e non come spesa corrente. Pur comprendendo la prudenza, peraltro eccessiva, del Presidente Caldoro resta il dramma di 4400 lavoratori che da mesi non ricevono spettanze e che soprattutto sono orfani di concrete prospettive. Il Presidente ha rassicurato il rapido insediamento della cabina di regia nominata per studiare e risolvere il problema ed ha garantito un rapido confronto con il Governo nazionale sulla plurima utilizzazione dei fondi Fas (termovalorizzatore di Acerra, sanità, trasporti, grande progetto di forestazione). Il tempo, tuttavia, è tiranno:siamo nel quarto mese del corrente esercizio finanziario ed il grande progetto di forestazione è lungi dall’essere licenziato, il Governo statale non ha ancora dato le autorizzazioni, peraltro non ancora richieste, ed i lavoratori si interrogano sul presente e sul futuro. Mi viene alla mente l’antico brocardo:” mentre il medico studia l’ammalato muore”, conclude De Caro.

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