L’ex capoclan del rione Forcella Luigi Giuliano ha deposto oggi al processo su riciclaggio e ristorazione in cui e’ imputato, tra gli altri, l’ex capo della squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani. Giuliano, rispondendo alle domande del pm Sergio Amato, titolare del fascicolo assieme alla collega Enrica Parascandolo, ha ricostruito la storia del contrabbando di sigarette a Napoli dal periodo bellico agli anni Duemila.

Il pentito si e’ soffermato in particolare sulla famiglia Potenza e sul capostipite Mario, imputato nel processo, morto nei mesi scorsi. Giuliano ha ricordato come, nei primi tempi del commercio illegale di sigarette, i contrabbandieri trasportassero le stecche dal mare alla terraferma introducendosi nei tombini della zona del porto. Piu’ tardi ci si comincio’ a servire di barche e motoscafi che raggiungevano in acque internazionali la nave contrabbandiera, detta ”grande mamma”. ”Era una sfida tra noi e la guardia di finanza – ha ricordato Giuliano – su chi avesse scafi piu’ veloci. Il contrabbando era diventato un’attrazione turistica; a differenza del traffico di droga, non provocava morti”.

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