Avevano ricevuto l’autorizzazione a spacciare hashish e cocaina a San Nicola la Strada da un esponente del clan Belforte che, dopo essere divenuto collaboratore di giustizi., li ha denunciati facendoli arrestare. In manette per spaccio, aggravato dall’aver agito per favorire la camorra, sono così finiti due coniugi: Giuseppe Orefice di 35 anni e Giuseppina Spallieri, 32.

Nei loro confronti il Gip di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della Dda di Napoli, eseguita questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta. A parlare della coppia era stato qualche mese fa Pasquale Aveta, noto con il soprannome di “Pasquale à vedova”, ritenuto il capozona dei Belforte nei comuni di San Nicola la Strada e San Marco Evangelista. Dopo la decisione di collaborare maturata nel luglio del 2011, Aveta ha raccontato agli inquirenti della lettera inviatagli in carcere da Orefice con la richiesta di autorizzazione a spacciare a San Nicola e del suo assenso dietro pagamento di parte degli introiti. Dopo le dichiarazioni sono iniziate le indagini, realizzate con intercettazioni e pedinamenti: in particolare è stata tenuta sotto osservazione la moglie di Aveta, in disaccordo con il marito circa la decisione di collaborare con la giustizia. La donna, hanno accertato i carabinieri, ha intrattenuto rapporti con numerosi pregiudicati e personaggi vicini al clan tra cui Orefice. L’uomo è stato visto mentre concordava gli appuntamenti con i clienti in un bar del centro di Caserta e nella sua abitazione a San Nicola; nell’ottobre scorso era stato fermato e trovato in possesso di 10 grammi di hashish e una dose di cocaina. La moglie lo aiutava a nascondere la droga e a confezionarla.

 

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