Si è radunata questa mattina nell’aula magna dell’università Jean Monnet di Caserta, l’assemblea dei soci Ga.Fi. sud, per il consueto incontro di chiusura di bilancio.

Nella sua relazione, il Presidente Rosario Caputo ha  illustrato l’attività che Ga.Fi. Sud svolge a favore delle imprese in un momento di straordinaria difficoltà congiunturale per soffermarsi poi sulla necessità del rafforzamento patrimoniale di tutti i Confidi mediante interventi in grado di dotare i consorzi di più ampie disponibilità finanziarie e di assicurarne una adeguata capitalizzazione. Ga.Fi. Sud, al 31.12.2011, ha registrato le seguenti performances: il bilancio, revisionato dalla società Deloitte & Touche spa e approvato all’unanimità, ha registrato un brillante risultato di esercizio, con un utile di circa € 700.000; 1.444 imprese associate, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Attualmente le aziende hanno superato quota 1.500; gli affidamenti garantiti nel 2011 sono stati circa € 80 milioni, mentre dalla costituzione ammontano a oltre € 750 milioni erogati dai 18 Istituti di credito convenzionati; il ricorso alla controgaranzia del Fondo Centrale di Garanzia ha interessato il 73% dei volumi garantiti a testimonianza dell’importanza dello strumento quale leva per assicurare sempre più affidamenti ai Soci nell’ambito di un giusto indice di patrimonializzazione del Confidi; I mezzi patrimoniali disponibili a presidio dell’attività di garanzia superano  gli otto milioni di euro con un aumento del 16,37% rispetto al 2010; l’incidenza delle sofferenze storiche sui crediti garantiti segue il trend degli ultimi anni ed è pari al 1,50% (1,35% al 2010) con accantonamenti già effettuati pari al 92%. Il che indica quanto sia oculato il presidio sui rischi creditizi assunti. “Mi preme ribadire – ha dichiarato Rosario Caputo, Presidente di Ga.Fi. Sud – la necessità di individuare percorsi e strumenti di intervento in grado di valorizzare al massimo la funzione che i Confidi sono chiamati a interpretare nell’attuale contesto economico. Le Istituzioni pubbliche devono quindi sforzarsi di essere linfa vitale per i Confidi senza creare una inutile quanto dannosa polverizzazione del sistema. Nonostante le oggettive difficoltà congiunturali, alla luce dei risultati conseguiti nel corso del 2011, Ga.Fi. Sud ha dimostrato di essere, ancora una volta, un confidi virtuoso. Guardando avanti, proporremo alle imprese e al sistema bancario una politica volta a stimolare gli investimenti mediante il ricorso a operazioni di finanziamento a medio termine, auspicando – conclude Caputo – che i sistemi di mitigazione del rischio messi in campo dai vari operatori pubblici vengano incentivati e, elemento ancora più importante, adeguati tenendo presente l’oggettivo e progressivo deterioramento dei bilanci aziendali di questi ultimi anni”.

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