Negli ambienti politico-consiliari di Orta di Atella la frase ricorrente è: “Non finisce qui”. Per ricordare a tutti, forse anche a sé stessi, che la rivoluzione nella maggioranza non è ancora conclusa. Qualcuno dice che “manca la ciliegina sulla torta”. Per un finale in grande stile si attende il ritorno dalle mini-vacanze di Ferdinando D’Ambrosio. Il coordinatore di Fare Democratico per Orta Verde potrebbe completare il nuovo mosaico amministrativo con l’adesione di Antonio Sorvillo e Nicola Margarita alla Fase 2 del governo firmato Antonino Santillo. In attesa delle determinazioni dell’ex presidente dell’assise e dei due consiglieri ridisegniamo il nuovo quadro emerso nelle ultime 24 ore. Ma prima è necessario fare un passo indietro. Chi ha dato fuoco alle polveri? L’accendino è uscito dalla tasca di Nicola Russo. Nell’ultimo consiglio comunale, quello del 25 giugno, il capogruppo di Coraggio ha acceso la miccia con un documento-manifesto sintetizzabile così: serve una nuova maggioranza per dare stabilità all’amministrazione. Nelle pieghe della proposta di Russo già si respirava aria di rivoluzione e prendevano forma le teste che sarebbero cadute. In assise, di fatto, Coraggio ha dichiarato guerra a Orta al Centro. Al centro del mirino è finito l’ex sindaco Andrea Villano. In dieci giorni, dal 25 giugno al 5 luglio, si è scatenato un effetto domino, ampiamente previsto e programmato già da quando è stato buttato giù il primo tassello della sequenza. Dopo le danze avviate da Russo, ieri sono scesi sulla pista da ballo altri sei consiglieri. I primi tre, Antonio Chianese, Francesco Lettieri e Ciro Palladino, per ora nel “misto”, si uniranno in seguito in un gruppone da sei membri con i tre di Coraggio, Russo, Anna Cirillo e Raffaela D’Ambrosio. Capogruppo consiliare lo stesso Russo, coordinatore politico Antonio Arena. Poco dopo è nato un altro gruppo, formato da Giovanna Migliore, Imma Liguori e Raffaele Lampano, che non si fonderà con il gruppone. Registi dell’operazione Giovanni Misso e Eduardo Indaco. Quest’ultimo, ormai fuori dai giochi, ha ribaltato il tavolo ed è passato dalla difesa all’attacco. Non gli sembrava vero azzannare il suo nemico numero uno: l’ex primo cittadino Villano. Ha preso la palla al balzo è ha colpito senza pietà. Nella presa della Bastiglia la testa di Giuseppe Massaro non sarà mozzata. Il presidente del civico consesso e Gianni Colella costituiranno un gruppo a due organico alla maggioranza. Ricapitoliamo. Ecco la nuova maggioranza: in quota Coraggio Nicola Russo, Anna Cirillo e Raffaela D’Ambrosio, nel gruppo misto, che poi costituirà un gruppo unico con Coraggio, Antonio Chianese, Francesco Lettieri e Ciro Palladino, poi c’è il gruppo a due di Giuseppe Massaro e Gianni Colella. Totale: 11 componenti. Maggioranza ampia se si aggiunge il sindaco Santillo che ha dato il suo via libera alla Fase 2. Si potrà arrivare addirittura a 13 consiglieri con l’eventuale ingresso di Antonio Sorvillo e Nicola Margarita. Infatti anche D’Ambrosio potrebbe accoltellare senza scrupoli l’amico Villano. Ciliegina sulla torta. Una torta amara per Orta al Centro. Villano e company vengono scaraventati all’opposizione, stritolati da una manovra di accerchiamento letale. Salteranno gli assessori Andrea Villano e Florentia Lamberti. Esalerà l’ultimo respiro anche Annalisa Cinquegrana, cognata di Gianfranco Piccirillo, che in questa partita non ha toccato palla. Sui banchi della minoranza potrebbe finire anche Tiziana Dirasco. Ma nel nuovo scacchiere la sua collocazione è decisamente ininfluente. Se vorrà restare in maggioranza per alzare il ditino nessuno si opporrà. Dovrà però cambiare stile amministrativo: chi sta in maggioranza non può fare uscite pubbliche contro la maggioranza. I direttori di danza sono altri, non lei. Capito?
Mario De Michele