CAPUA – La denuncia viene direttamente dalla Cgil casertana. Il sindacato, che segue le vicende legali del gruppo di giovani di rientro dalla manifestazione di venerdì 11 maggio appena conclusa nel capoluogo, riferisce dell’aggressione e degli insulti portati dal capotreno una volta che il convoglio ha fatto tappa nel comune longobardo.
“Un giovane richiedente asilo (I.O.S.) – spiega la CGIL tramite in una nota stampa – rientrava dal corteo a Caserta in occasione dello sciopero generale promosso dalla Cgil. Si recava quindi al lavoro a Capua prendendo il treno. Durante il tragitto, come riferito anche da altri testimoni, il capotreno comincia a controllare il biglietto soltanto agli stranieri, in particolare ai “neri”. Si avvicina dunque ad I.O.S. ed ai suoi amici ma, convinto che essi non avessero il biglietto, gli intima direttamente di scendere dal treno (si trovavano alla fermata di Santa Maria C.V.); i ragazzi invece avevano regolarmente i biglietti, ma l’atteggiamento discriminatorio del capotreno continua; senza alcun motivi egli continua insistere perché i ragazzi scendano dal treno ed al loro opporsi gli animi si riscaldano e volano parole grosse. A questo punto intervengono gli altri passeggeri e personale della Polfer a separarli; la situazione sembra dunque essersi tranquillizzata. Giunti a Capua però, mentre i ragazzi scendevano dal treno, il capotreno non perde occasione per lanciargli altri insulti a sfondo razzista,gli animi si riaccendono ed il capotreno colpisce al volto il giovane rifugiato con un oggetto metallico. Il ragazzo comincia a perdere sangue, interviene ancora la Polfer e viene chiamata l’ambulanza. Dopo essere stato medicato il ragazzo viene accompagnato alla Polfer della stazione di Caserta per redigere il verbale di quanto avvenuto. Giunto a Caserta il ragazzo richiede il supporto del dipartimento immigrazione Cgil Caserta; la responsabile del dipartimento Borrelli Emanuela, ed il legale Ricciardi Roberto, si recano immediatamente sul posto per verificare l’accaduto; viene confermato tutto quanto su detto, ma il ragazzo è ancora dolorante e viene accompagnato al pronto soccorso; risultato: due denti spaccati, al labbro inferiore, volto contuso, polso destro contuso (l’aveva utilizzato per coprire e difendere il volto dai colpi). Quanto accaduto è la prevedibile conseguenza di quello che i cittadini stranieri riferiscono quotidianamente: atteggiamenti discriminatori e razzisti che diventano spesso oltremodo offensivi e violenti. Chiediamo quindi a chi di dovere di fare le dovute verifiche e far si che tali episodi non si ripetano più; Trenitalia dovrebbe dotarsi di un codice etico, sul modello della carta di Roma, da comunicare e imporre a tutti i suoi dipendenti; intanto per il giovane rifugiato si procederà per vie legali, con la dovuta denuncia e quanto ne consegue; auspichiamo che quanto è successo, per quanto vergognoso, diventi occasione per una discussione positiva che possa davvero portare ad una risoluzione positiva del problema, affinché tali episodi non debbano più ripetersi.