GIUGLIANO – Stamane, dopo ripetute richieste e denunce da parte dell’Associazione dell’e.c.o. della fascia costiera, per le fumarole che si levano da anni dalla discarica denominata RESIT e che ovviamente si riversavano nei campi circostanti (purtroppo coltivati), grazie alla costanza del presidente Lucia De Cicco, finalmente siamo riusciti a mettere insieme Sindaco, (Pianese) Regione, (Amato e Topo), Enti preposti al monitoraggio (Arpac) e giornalisti per un sopralluogo, alla discarica che con D.P.R del 10.09.1982 n. 915, (relativa allo smaltimento dei rifiuti urbani, speciali, tossici e nocivi e successivamente con delibera della Giunta Regionale n.n. 6442 del 29.11.1988 e n. 1371 del 04.03.1989 “fonte ARPAC”) era stata sequestrata dalla Prefettura perché era totalmente illegale, non c’è discarica al mondo, dice il Prof Marfella, che possa contenere sia rifiuti urbani che chimici.

La visita è durata poco meno di un’ora, anche perché la puzza e il fumo acre prendeva alla gola. Erano con noi il l’ Oncologo ambientalista dott. Marfella e il Prof Ortolani ordinario di geologia da sempre sensibili alle tematiche ambientalistiche del territorio. Numerosi volontari dell’e.c.o. della fascia costiera hanno premuto per entrare e per fare entrare la stampa, Tv locali, compresa Rai 3, per dar modo di divulgare quanto accadeva. Disarmante il commento del commissario delle bonifiche De Biase che in questi giorni ci ha annunciato la fine del suo mandato (30 giugno) e con esso la fine del lavoro fin ora fatto relativo al piano delle bonifiche per il quale solo per Giugliano sono stati spesi 8 milioni di euro senza aver messo mano Il piano, che per ora è stato solo di monitoraggio, non vedrà mai la fase operativa perché il territorio, “avvelenato” è il termine che ha usato, non potrà essere mai bonificato!

 

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