Il gip del tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella ha concesso gli arresti domiciliari a Francesco Tuccia, il 21enne campano, ex caporale dell’esercito, accusato dello stupro di una giovane studentessa laziale nella notte tra l’11 e il 12 febbraio scorso all’esterno della discoteca Guernica di Pizzoli (L’Aquila).
Il giovane, sospeso da parte del comando del 33/o Reggimento Artiglieria Acqui dell’Aquila in seguito all’arresto, dopo circa 3 mesi e mezzo di detenzione, tornerà nella casa di Montefredane in provincia di Avellino, dopo aver lasciato la cella del carcere di Teramo che condivideva con Salvatore Parolisi, accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea. Non è d’accordo il legale della giovane studentessa laziale, Enrico Maria Gallinaro. “Rispondo alla domanda su cosa penso di questo provvedimento – spiega – sottolineando ciò che ho detto ieri ad un collega che esternava il suo rammarico contro l’istanza di domiciliari per una persona da otto mesi in carcere per la detenzione di sette grammi di cocaina. Ho risposto al mio collega che le ordinanze vanno rispettate e se non condivise, impugnate”. Il legale ha spiegato anche che la famiglia della sua giovane non commenta per ora la decisione e che la sua assistita non è stata ancora informata del fatto. Il gip Gargarella ha accolto l’istanza degli avvocati Antonio Valentini e Alberico Villani. Secondo quanto si è appreso, il pm David Mancini titolare dell’inchiesta basata sulle indagini dei carabinieri dell’Aquila, ha chiesto il giudizio immediato, mentre i legali di Tuccia stanno valutando il rito abbreviato per il loro assistito. Il pm ha comunque dato parere favorevole alla concessione dei domiciliari: un segnale del fatto che le indagini stanno per essere chiuse.