NAPOLI – “Sperimentiamo insieme un percorso da cui può nascere davvero per i giovani l’opportunità di crearsi un proprio lavoro”. Così Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, lancia la collaborazione tra l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa e il Comune di Napoli, suggellata oggi dalla firma di un protocollo di intesa con il sindaco Luigi De Magistris.

“Lavoriamo in collaborazione con Invitalia – ha spiegato quest’ultimo – per creare incubatori d’impresa, dare concretezza alle idee dei nostri giovani e far muovere l’economia sana, aiutando la creatività dei giovani che vogliono fare impresa e non la creatività finanziaria di questi anni che ha prodotto questo enorme indebitamento”. E i giovani erano in prima fila per l’arrivo di Invitalia a Napoli: in cento si sono presentati a Castel dell’Ovo per avere l’opportunità di illustrare la propria idea imprenditoriale ai dirigenti di Invitalia. Del resto la Campania, insieme alla Puglia, è la regione che più richieste di finanziamento fa arrivare all’agenzia nazionale: circa 3000 all’anno di vengono accettate circa un terzo, finanziate attraverso lo sprotello nuove imprese che offre finanziamenti fino a 130.000 euro per inoccupati che vogliono mettersi in proprio con piccole imprese e fino a due milioni e mezzo di euro per giovani che vogliano metter su un’impresa più strutturata. “Ma i finanziamenti – precisa Arcuri – non sono il problema principale di chi vuole fare impresa oggi in Italia che deve invece fare i conti con le difficoltà di tempo. Perché una buona idea si realizzi concretamente, infatti, in Italia passa talmente tanto tempo nella machcian burocratica che alla fine le persone si scoraggiano e abbandonano l’idea”. E’ per questo che il protocollo con il Comune di Napoli punta forte anche sulla semplificazione della burocrazia: “Vogliamo creare una – spiega l’assessore comunale allo sviluppo Marco Esposito – una sorta di pacchetti imprenditoriali anche per ricomninciare ad attirare investimenti. In alcune zone della città, penso a Bagnoli o Napoli Est, vogliamo preparare degli impianti già pronti, con tutte le autorizzazione, in modo da dire agli imprenditori: vuoi aprire un call center a Napoli? In tre giorni lo puoi fare, basta fare le volture dei contratti già esistenti”. In più il protocollo prevede lo sviluppo degli investimenti con particolare attenzione al settore turistico-culturale e la valorizzazione di beni del patrimonio pubblico della città. Invitalia farà anche formazione di circa quindici dipendenti comunali che potranno lavorare nelle diverse municipalità cittadine per indirizare i giovani verso Invitalia, aiutandoli a sviluppare i progetti prima di presentarli.

 

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