NAPOLI – Prove tecniche di dialogo per una ‘alternativa effettiva’ tra il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il segretario del Pd Pierluigi Bersani: se ne è parlato nel corso di un incontro tra i due che c’é stato a margine della conferenza nazionale per il lavoro promossa dal Pd. “E’ stato un incontro cordiale – ha detto al termine De Magistris -. Abbiamo fatto un’analisi sul momento attuale. Ho espresso la mia preoccupazione da sindaco per un autunno che ci preoccupa tantissimo”.
Ma non solo di lavoro e di crisi si è parlato: “Tra i sindaci – ha sottolineato De Magistris – c’é una grande voglia di partecipare a quello che sarà un programma per l’alternativa che ovviamente deve essere un’alternativa effettiva. Abbiamo anche convenuto sul fatto di dare il via ad un periodo di iniziative pubbliche nel quale confrontarsi in modo aperto e leale. C’é un grande attivismo della società civile che va colto”. “Bersani – ha proseguito il primo cittadino partenopeo – mi ha chiesto un bilancio di questo primo anno da sindaco e poi abbiamo parlato dei rapporti col Pd e mi ha detto di aspettare il nuovo segretario provinciale per poter aprire una fase nuova. Mi aspetto di avere un’interlocuzione non solo con i consiglieri comunali ma col partito”. Chi sosterrà alle primarie?, è stato chiesto a De Magistris. “Non lo so, è presto – la risposta – ma i sostegni si meritano. Quanto alle liste dipende da tante cose, dalla legge elettorale per esempio, se ci sarà, e quale sarà perché questo dato condizionerà molte scelte. Ma a Bersani ho riferito che noi ci saremo e non staremo a guardare perché non è il momento di fare i guardoni. Sono ben contento di avere la fascia tricolore sul petto ma siamo pronti anche a sparire una stagione di lotta nelle strade se le cose non cambiano”. Concetti ribaditi anche dal palco: “Il Pd è un grande partito – ha detto De Magistris – con il quale voglio discutere e dobbiamo trovare la strada, che non è sicuramente la foto di Vasto. Non si vince con operazioni algebriche, bisogna mettere in campo una proposta politica forte che unisca il paese”. E sui sindaci: “Sono una risorsa importante che il centrosinistra non deve sprecare, potete contare sui sindaci. Se c’é un progetto credibile si può vincere la partita”. In conclusione un invito che sa di ammiccamento: “L’ultima festa dell’Unità a Napoli – ha ricordato a Bersani – c’é stata nel ’76 con Berlinguer. Perche’ non fare la festa dell’Unità a Napoli dove mettere insieme una sinistra nuova, europea, con facce pulite?”.