NAPOLI – “Ad un anno dal referendum del 12-13 giugno 2011, che ha visto 27 milioni di italiani scegliere per la gestione pubblica dell’acqua, il Comune di Napoli è il primo in Italia ad aver avviato un percorso per la gestione partecipata delle risorse idriche, con la delibera, approvata dal Consiglio comunale, che trasforma Arin Spa in un’azienda speciale a carattere totalmente pubblico, con il coinvolgimento dei cittadini nel Cda e nel Comitato di sorveglianza, denominata ABC (Acqua Bene Comune) Napoli”.
E’ quanto sottolinea, in una nota, Alberto Lucarelli, assessore all’Acqua Pubblica, ai Beni Comuni e alla Democrazia Partecipativa secondo il quale “questo passaggio rappresenta anche e soprattutto una scelta forte di posizionamento nella grande battaglia, politica e culturale, a difesa dei beni comuni”. “A distanza di un anno dal Referendum, – prosegue Lucarelli – alcune realtà stanno seguendo l’esempio di Napoli, prima città italiana ad aver deliberato la gestione pubblica del servizio idrico”. “Mentre si perfeziona la trasformazione di Arin nell’Azienda speciale ABC Napoli – spiega l’assessore comunale di Napoli – ci stiamo attrezzando per le successive sfide che dovranno garantire la gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato in capo ad un unico gestore, semmai costituito in forma consortile, ricostruendo la filiera del servizio idrico, per eliminare rendite di intermediazione e di sfruttamento sui beni comuni, per assicurare i necessari investimenti sulle infrastrutture senza intervenire sulle tariffe”.