Mario Balotelli si ferma, con l’Irlanda è l’ora di Di Natale. E’ la più inaspettata delle rivoluzioni quella che si profila per la sfida decisiva per l’Europeo azzurro. Il ginocchio destro fa soffrire Balotelli, almeno tanto quanto lui aveva fatto soffrire per due partite i tifosi della Nazionale;

e Cesare Prandelli ripensa da capo l’Italia da mandare in campo lunedì a Poznan, contro Trapattoni. La notizia dello stop di SuperMario arriva dalle porte chiuse dello stadio di Cracovia, dove il commissario tecnico ha provato cambi e messo in cantiere idee a 360 gradi, perché vincere è obbligatorio e le soluzioni vanno prese in considerazione tutte. La coppia Cassano-Di Natale era quella già provata nella mezz’ora di partitella a porte aperte, con Balotelli messo tra le riserve al fianco di Giovinco. Quando poi, lontano da occhi indiscreti, le pettorine di titolari e riserve sono di nuovo cambiate, il duo di piccoletti è rimasto quello, mentre il numero 9 “é uscito anzitempo dall’allenamento per un leggero risentimento al ginocchio destro”, come ha fatto sapere la Federcalcio. E’ lo stesso ginocchio operato a ottobre 2010, con conseguente stop di due mesi. Quell’intervento al menisco non era bastato a risolvere i problemi, e nel maggio 2011 Balotelli era stato costretto ad abbandonare il ritiro azzurro per una ricaduta. Ora la situazione non è così grave, ma emerge che il problema è riaffiorato da dopo la partita con la Croazia, e il giocatore non smette di sottolineare il dolore avvertito, forse togliendo così dalle ambasce Prandelli. Il medico azzurro, professor Enrico Castellacci, valuterà domani, e il nodo sarà definitivamente sciolto. Il recupero non sarebbe in teoria impossibile – magari con una infiltrazione – ma rappresenterebbe un’impresa. Al momento, dunque, la situazione è questa: Balotelli fuori, Cassano-Di Natale coppia d’attacco. Prandelli ancora ieri aveva sottolineato che il numero 9 non aveva esaurito il credito concesso, aveva parlato di tre giorni di tempo per avere la chance di riscatto; ma aveva anche lanciato messaggi chiari sulla necessità di una svolta. Lo stesso ribadito oggi da Marchisio, segno evidente di come la squadra si aspettasse un altro Balotelli. A questo punto, la soglia del dolore dell’azzurro aggiunge altri dubbi, e cambia le carte in tavola. I tre o quattro cambi annunciati dal commissario tecnico inizialmente non includevano l’attacco. Prandelli pensa piuttosto agli esterni, con Abate e Balzaretti pronti a subentrare a Maggio e Giaccherini; e Barzagli tornato a disposizione. “De Rossi centrale ha giocato benissimo, per me destra o sinistra non sarebbe un problema”, le parole del difensore della Juve, indicazione ulteriore della conferma del 3-5-2. A dire il vero l’allenamento di oggi è stato un test per la difesa a quattro, con Barzagli al posto di Bonucci e De Rossi restituito al centrocampo.

 

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