MIGNANO MONTE LUNGO – All’origine della sparatoria nella caserma di Mignano Montelungo ci sarebbero stati dissidi per questioni di servizio tra il comandante della stazione ed il vice.

Lo ha detto ai giornalisti il comandante provinciale dei carabinieri di Caserta Crescenzio Nardone. Accertamenti sulla contabilità dei carburanti erano stati avviati su richiesta del vice comandante Nella.

“Nella contabilità dei carburanti c’erano – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Caserta – presumibili incongruenze già rilevate dal maresciallo Mella (e non Nella come si era appreso in precedenza). C’erano già accertamenti in corso da parte dell’Arma”. Il comandante Angelo Simone per malinteso senso di dignità – ha aggiunto l’ufficiale – in stato forte alterazione ha compiuto questo folle gesto”. Alla domanda di un giornalista se fosse vero che il maresciallo Mella avesse chiesto il trasferimento da Mignano Monte Lungo, come hanno testimoniato numerosi amici e conoscenti, il comandate dei carabinieri di Caserta ha risposto: “Non è così. Il gesto è assolutamente inspiegabile, nessuno elemento poteva farci pensare che le cose avrebbero preso una piega così drammatica”.

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