“Lascio dopo 10 anni fantastici”: così Clarence Seedorf ha ufficializzato questa mattina l’addio al Milan, assieme all’amministratore delegato Adriano Galliani. Il giocatore olandese ha spiegato che intende continuare a giocare per altre due stagioni e poi, magari, tornare al Milan con un altro ruolo:
“La prospettiva è di continuare a mantenere un rapporto professionale in futuro, se ci sarà la possibilità – ha spiegato Seedorf – Ho vissuto più tempo qui al Milan che con la mia famiglia negli ultimi dieci anni. Ora posso continuare la mia carriera altrove, scegliendo tra proposte competitive. Ma non sarà semplice, voglio fare la scelta giusta.”. “Non ci voleva un genio per capire quanto fosse forte – ha aggiunto Galliani – in quell’Ajax straordinario, dove c’era anche Kluivert, mi innamorai di lui. Penso che ora lui potrà fare tutto, è una persona con molte qualità, farà altrettanto bene l’allenatore o il dirigente quando smetterà di giocare a calcio”. Il Milan ha giocato spesso bene, tutte le volte in cui accadeva Seedorf giocava alla grande. E’ un calciatore top mondo, ha giocato da mezzala e da trequartista sempre su eccellenti livelli”, ha aggiunto Galliani che ha ricordato che “della squadra del 2007 che vinse l’ultima Champions ad Atene rimane solo Ambrosini” “Ma il Milan deve andare avanti – ha proseguito l’ad rossonero – Ha sempre saputo gestire questi periodi, anche se mai come quest’anno la situazione è complessa: faremo il possibile per gestirla al meglio. Manca ancora un centrocampista, si è fatto male Muntari e l’abbiamo sostituito al volo con Constant”. “Lascio una squadra che sta lottando per rimanere competitiva in Italia e in Europa – ha concluso Seedorf, che lascerà la sua maglia n.10 a Ibrahimovic – in un momento difficile a livello economico per tutti. Credo sia solo questione di tempo ritrovare la squadra di qualche anno fa, ci sono generazioni che passano ma il Milan rimarrà ai vertici ovunque. E’ nel suo dna”.