Nel 2009 Il Comitato don Diana si fece promotore della raccolta firme per chiedere la medaglia d’oro al valor civile a Domenico Noviello, imprenditore coraggioso che aveva denunciato i suoi estorsori. Oggi a distanza di quattro anni dall’omicidio e a tre anni dalla consegna della medaglia ai familiari di Noviello, avvenuta a Casal di Principe, il 19 marzo del 2009, il Comitato don Diana ha deciso che si costituirà parte civile nel processo che accerterà le colpe di tutti coloro ritenuti responsabili di quel barbaro assassinio.


L’annuncio segue solo di poche ore la conclusione dell’indagine che ha portato l’emissione di dieci provvedimenti di custodia cautelare. “Lo faremo – spiega Valerio Taglione, coordinatore del Comitato- perché è la giusta e doverosa continuazione di un impegno di memoria che abbiamo deciso di assegnarci, per tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata. Lo faremo perché è una battaglia di civiltà e perché la coerenza e la credibilità delle persone e delle associazioni vanno alimentate e curate soprattutto con gli esempi. Presto potremo dire che giustizia è stata fatta e lo diremo stando accanto a tutti i familiari di Domenico Noviello, in particolar modo di Massimo Noviello che riteniamo prima di tutto un amico. E’ anche a lui, infatti, che il Comitato ha voluto affidare il compito di far parte del comitato scientifico del Festival dell’Impegno”. Nell’intento di non dimenticare, il Comitato nell’accogliere i numerosi gruppi di volontari e visitatori che arrivano da tutta Italia, sia per i campi sui beni confiscati alla camorra e sia per il turismo responsabile, non manca mai di far soffermare i giovani, per qualche minuto di riflessione proprio davanti alla tomba di Domenico Noviello, seppellito nel cimitero di Casal di Principe. “E’ un modo che ci consente di rinnovare continuamente la nostra vicinanza ai suoi cari e di sostenere sulle nostre gambe, le sue intenzioni di libertà dalla camorra e dal racket”, conclude Taglione La medaglia d’oro al valor civile venne consegnata in occasione del XV anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana con la seguente motivazione: <>.

 

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