CASERTA – Estremamente interessante il corso/convegno dal titolo: “FARMACI OLTRE IL BREVETTO”, tenutosi venerdì 22 giugno 2012, nell’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, diretta dal Direttore Generale dr. Francesco Bottino.
L’importante simposio, moderato dal dr. Michele Izzo, Direttore UOC Comunicazione e Marketing AORN “Sant’Anna e San Sebastiano”di Caserta, aveva lo scopo di illustrare i vantaggi legati all’impiego dei farmaci biosimilari, approfondendo gli aspetti legislativi, farmaco-economici e le strategie per coniugare efficacia, qualità e sicurezza nella cura dei pazienti.
Alla registrazione dei partecipanti ha fatto seguito il messaggio introduttivo dello stesso dr. Izzo che ha portato il saluto della Direzione Strategico – Aziendale e ha brevemente illustrato l’iniziativa benefica promossa dall’AORN, la prima edizione del “Festival della solidarietà” – Dona un sorriso, in programma al Real sito Belvedere di San Leucio dal 16 al 24 luglio prossimi.
Alle 10 si sono aperti ufficialmente i lavori con la relazione di Armando Genazzani, Professore di Farmacologia Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” sul tema: “Farmaci a brevetto scaduto, dal bioequivalente al biosimilare: aspetti regolatori e scientifici”. Il professor Genazzani, dopo aver accennato alla comunicazione pressoria, in grado di influenzare spesso le convinzioni dell’utenza, ha affermato come sia praticamente impossibile ottenere farmaci perfettamente uguali tra di loro. A tal proposito, importantissime sono le verifiche atte ad appurare la sovrapponibilità di un farmaco biosimilare con quello di riferimento, il cosiddetto “originator”, particolarmente in termini di efficacia e sicurezza.. La perfetta identità in biotecnologia, infatti, non è dimostrabile.
Per definizione, è detto biosimilare quel farmaco comparabile al farmaco di riferimento, che sia approvato dall’EMA (European Medicines Agency) e che subentra a quest’ultimo, quando ne scade il brevetto.
Dopo un coffee break, la d.ssa Francesca Nasti, Direttore UOC di Farmacia AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta. ha relazionato sul tema : “Il biosimilare nell’Azienda Ospedaliera di Caserta: opportunità e criticità”, parlando soprattutto dei vantaggi offerti dall’uso dei biosimilari, sia in termini di aumento delle possibilità alternative di trattamento, che di utilizzo di farmaci migliori (biobetter); vantaggi da ripartire equamente tra paziente, clinico e SSN. Ha quindi accennato anche agli aspetti legislativi ancora in divenire, in particolare ai decreti legislativi 1071 e 1875 e alla situazione in Campania, riassumibile con i decreti 15/2009, 44/2010 e 34/2012 e con la circolare del 21/5/2012. A livello statistico, da rilevare come, almeno nell’AORN casertana, i risultati relativi al risparmio economico annuo siano incoraggianti, ma sensibilmente al di sotto delle stime previste o auspicate.
E’ poi intervenuta la d.ssa Anna Dello Stritto, Dirigente UOS Farmaci “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, con una relazione su: “La gestione del farmaco nell’Azienda Ospedaliera di Caserta”. La dottoressa ha parlato principalmente di spese sanitarie e del PTOR (Prontuario Terapeutico Regionale) e della sua versione relativa all’AORN di Caserta, il PTOA (Prontuario Terapeutico Ospedaliero Aziendale).
A seguire, la d.ssa Ludovica D’Apice, Direttore UOC di Nefrologia e Dialisi AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta ha relazionato su: “Linee guida ed esperienza d’uso del biosimilare nella Nefrologia di Caserta”. La dottoressa, in leggera polemica con le disposizioni regionali di Legge, ha rivendicato la centralità del ruolo del medico come prescrittore del farmaco e unico responsabile dell’adozione di una determinata cura, affermando che l’obiettivo prefissato del risparmio economico del 40% non può giustificare decisioni che spettano unicamente al clinico.
Dopo la d.ssa D’Apice, a parlare de: “L’uso del biosimilare nelle patologie ematologiche” è stato il prof. Antonio Abbadessa, Direttore UOC di Oncoematologia AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, il quale ha sottolineato le differenze tra l’utilizzo delle epoetine in nefrologia, oncologia e oncoematologia, specificando come, nei suoi pazienti, ad essere malato è il recettore stesso, la cellula ematica, ed è quindi particolarmente sentito il problema dell’insostituibilità di determinati farmaci a causa delle bassissime barriere immunitarie presenti.
Ha concluso gli interventi il dr. Giovanni Ianniello, Direttore UOC Oncologia AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta che, relazionando su: “Il paziente oncologico ed il biosimilare”, ha affermato come la valutazione dell’efficacia e della sicurezza spetti unicamente all’EMA, mentre il medico mantiene comunque potere decisionale sulla cura da adottare. Ha tuttavia espresso qualche perplessità sull’estensione d’uso dei biosimilari, in particolare per quel che concerne gli anticorpi monoclonali, auspicando inoltre un‘omogeneità di regolamenti su tutto il territorio nazionale.
Al simposio non hanno fatto mancare la loro partecipazione numerosi medici e direttori di Dipartimento dell’AORN di Caserta. Tra essi, i direttori di Unita’ Operative Complesse: Leonardo Caracciolo, Franco Peluso, Giovanni Forte, Anna Gargiulo, Luigi Piazza, Mena Ucci, Massimo Barresi, i dirigenti medici Luisa Parente, Ferdinando Romano, Carla Casella, Renato Zinzaro, Andrea Camera, Pasquale Boccalone ed Enrico Attingenti e tanti altri.