AVERSA –  Tra poco più di un mese la Smart Project potrà festeggiare un anno dalla rescissione del contratto decisa con una delibera di giunta su proposta del sindaco di allora Domenico Ciaramella, il quale prendeva atto dell’informativa antimafia atipica emessa dalla Prefettura di Napoli nei confronti del soggetto gestore della sosta a pagamento. Festeggiare perché da allora continua a incassare i soldi degli aversani in regime di proroga.

Un documento in cui alla ditta, facente parte dell’associazione temporanea di imprese Urbania Vivere la città, venivano ricondotte assunzioni di persone in orbita dei clan Petito, Puca, Castaldo, Ranucci e Verde. La Prefettura, inoltre evidenzia come la Smart sia stata di fatto amministrata da Claudio Russo: “ gravato – si legge- da numerosi precedenti penali, quali ricettazione, furto, associazione a delinquere. Soggetto ritenuto di pessima condotta civile e morale”. Questo accadeva circa un anno fa.

Da allora per l’Ati si sono succeduti una serie di atti amministrativi – come evidenziato oggi dalla Gazzetta di Caserta – che dovrebbero indurre qualsiasi amministratore pubblico a rescindere qualsiasi tipo di appalto. La collega Marilena Natale, infatti, ricorda che anche altri soggetti sono stati colpiti dalla revoca della certificazione antimafia. Tra questi il consorzio Icaro a cui è stato revocato l’appalto per l’assistenza scolastica agli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia e dell’adolescenze.

“Si informa – scrive il prefetto – che prescindendo da responsabilità penalmente rilevanti, secondo il Gip di Napoli, le associazioni a cui erano stati affidati i beni confiscati a Pignataro Maggiore, tra le quali il consorzio ‘Icaro’, presieduto da Capitelli Gabriele, si sono distinte per la totale inerzia, permettendo così ai clan di camorra, e in particolare al clan Lubrano-Ligato, di continuare a ricavare dagli stessi delle rendite, benché tali patrimoni fossero formalmente annessi al patrimonio indisponibile del Comune ed affidati alla loro gestione”.

Nonostante questo quadro la Smart Project può festeggiare perché dalla rescissione del contratto ha potuto operare in regime di proroga. Ad oggi, inoltre, non si ha notizia del vincitore della gara d’appalto bandita dal comune di Aversa negli ultimi mesi di amministrazione Ciaramella. Un bando che secondo quanto è possibile leggere sul sito internet della Stazione Unica Appaltante di Caserta è scaduto alle ore 12,00 dello scorso 30/04/2012. Quasi due mesi per aprire le buste con le offerte e ufficializzare il nuovo gestore, alla luce degli atti della Prefettura di Napoli, sembrano troppi.

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