NAPOLI – Da Napoli “parte la riscossa del Pdl, un popolo vivo che vuole dimostrare di non avere da farsi perdonare la gestione degli ultimi anni, anzi di essere il partito e la coalizione che meglio di tutti puo’ rispondere alle esigenze del Paese”. Esordisce cosi’ il segretario del Pdl, Angelino Alfano, parlando alla platea della convention organizzata dal Pdl a Napoli. E con una similitudine illustra subito il primo punto del programma del partito per le prossime elezioni: l’abbattimento del debito.
Il compito mio e di chi e’ oggi al governo e’ non lasciare sulla generazione dei nostri figli e di chi ha dieci o vent’anni il debito che io e la mia generazione ci siamo trovati sulle spalle – spiega – Dobbiamo vendere una parte del patrimonio pubblico, immobili e partecipazioni statali per fare dell’Italia un Paese che ha risorse per vivere”. Quindi l’accenno all’Europa, che “per noi e’ stato un sogno e adesso rischia di trasformarsi in un incubo”, perche’ “il mercato e la moneta unici non sono riusciti a creare un unico popolo”. Non manca il ricordo dell’ultimo governo Berlusconi, la cui fine e’ legata alla crescita dello spread. OggiAlfano sottolinea che “non sono arrivate le scuse” da parte di chi “diceva che con le sole dimissioni di Berlusconi lo spread sarebbe calato di 100, 200 o 300 punti”.
Secondo Alfano: “A distanza di sette mesi, con il governo Monti, uno dei grandi risultati attribuiti al negoziato in Europa e’ stato il riconoscimento che anche un Paese virtuoso puo’ vedere il proprio spread che continua a salire e ottenere di stabilizzarlo attraverso un fondo”. Parlando di scuse il riferimento va alla sinistra, che “ha capito che poteva utilizzare lo spread contro di noi”, parlando “con una faccia seria perche’ quello che dicono loro e’ luce, verita’ e giustizia, mentre noi siamo la mafia, la camorra e il vizio”. L’appello finale alle diverse migliaia di sostenitori presenti e’ di “riprovare a vincere per evitare anni bui e di conservazione”.