Sparizione di alcuni reperti dagli scavi di Pompei e del tempio di Pozzuoli, sistemi di videosorveglianza negli scavi di Pompei non funzionanti, orari di apertura al pubblico delle aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabia che subiscono improvvisi cambiamenti o chiusure settimanali, abbandono dei siti archeologici dei Campi Flegrei, del Rione Terra, dell’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, e della celebre Piscina Mirabilis malgrado la sovrintendenza unificata di Pompei e Napoli disponga di ingenti fondi di cassa. La senatrice Pdl Diana de Feo ha presentato un’interrogazione parlamentare sullo stato di cose relative ai mancati interventi per la valorizzazione dei beni culturali in Campania.

L’esponente del Pdl, nella sua interrogazione, chiede al ministro per i beni culturali Lorenzo Ornaghi perché, nonostante le reiterate denunce di inadempienza sollevate nei confronti della sovrintendenza, non si intervenga in maniera decisa al fine di rimuovere gli ostacoli che impediscono una idonea conservazione e manutenzione dei beni archeologici. La Senatrice de Feo, componente della commissione istruzione pubblica e beni culturali del Senato, parte dalle ultime notizie relative ai “furti” denunciati sia nell’area aperta al pubblico che in quella riservata agli addetti ai lavori del sito archeologico di Pompei.

«I sistemi di videosorveglianza – prosegue ancora nell’interrogazione la Senatrice –, come è noto, non sono adeguatamente funzionanti o sono del tutto inesistenti malgrado la sovrintendenza unificata di Pompei e Napoli disponga di ingenti fondi di cassa. A Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabia perfino gli orari di apertura delle aree archeologiche al pubblico subiscono, talora, improvvisi cambiamenti o chiusure settimanali o ancora ritardi costringendo all’attesa, sotto la calura, centinaia di turisti provenienti da tutto il mondo». La Senatrice Pdl de Feo denuncia: «L’abbandono colpisce in particolare i siti dei Campi Flegrei, il Rione Terra, l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, il terzo in ordine di grandezza presente in Italia dopo il Colosseo e Capua, il magnifico Museo del Castello di Baia, restaurato con una spesa di 84 milioni di euro e quasi sempre chiuso, la celebre Piscina Mirabilis, inaccessibile ai visitatori, nonostante la richiesta di gestione avanzata dagli albergatori campani senza scopi di lucro, tutti potenziali forti attrattori culturali per il turismo ma, di fatto, impraticabili al grande pubblico. Tale stato di cose comporta un evidente grave pregiudizio per l’economia locale e nazionale, così come denunciato anche dall’Associazione Albergatori dei Campi Flegrei». La parlamentare sottolinea al ministro Ornaghi come «sarebbe interesse di tutti, Regione, Provincia, Comuni, Ministero e imprenditori, ivi inclusa la Sovrintendenza, procedere alla valorizzazione dei nostri beni culturali». Anche perché alla stessa esponente del Pdl «pare che la Sovrintendenza sia completamente disinteressata alla conservazione e alla valorizzazione dei beni archeologici e culturali presenti nell’area pur in presenza di disponibilità di risorse finanziarie».

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