NAPOLI – “Sono preoccupato per la scelta della Fiat di stoppare la produzione di auto nella seconda metà di agosto a Pomigliano”. E’ quanto sottolinea, in una nota, Arturo Scotto, coordinatore regionale di SEL in Campania secondo il quale “é evidente che la scelta di scommettere esclusivamente sulla Panda, in un mercato delle auto in contrazione, produce una sovrapproduzione del modello e l’impossibilità di occupare tutti e cinquemila i lavoratori dello stabilimento”.

“La Fiat – dice ancora Scotto – deve pensare a rilanciare davvero la sua presenza a Pomigliano, immaginando che, se vuole salvare i posti di lavoro, la panda da sola non basta: c’é bisogno anche di introdurre un altro modello innovativo e competitivo”. Per il coordinatore regionale di Sel, “l’introduzione sul mercato e la realizzazione di una piccola auto elettrica, cosa che già è stata fatta da altre case automobilistiche (Renault – Mercedes ecc.), potrebbe essere l’inizio di un rilancio della Fiat sul mercato nazionale e mondiale”. “La crescita di un’azienda e la salvaguardia dei posti di lavoro dei suoi operai, – conclude Scotto – dovrà passare, inesorabilmente, dall’innovazione, la progettualità e, dal rispetto dell’ambiente e della dignità di tutti coloro che operano e si sacrificano nel mondo del lavoro”.

 

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