NAPOLI – Un’organizzazione criminale transnazionale dedita al contrabbando di vino e prodotti alcolici, con base in Campania e con un giro d’affari stimato intorno ai 50 milioni di euro, è stata sgominata dalla Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito di un’operazione, denominata “Wine Black”, che ha portato all’esecuzione di venti ordinanze cautelari emesse dal gip del Tribunale di Napoli.
Le misure sono state eseguite in tutta Italia anche in collaborazione con funzionari dell’Agenzia delle Dogane.
L’attività investigativa del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla sezione Reati di Criminalità Economica della Procura della Repubblica partenopea – è stata svolta in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane ma anche con il sostegno di forze di polizia comunitarie, in primo luogo tedesche. La frode – che vede come attori principali alcune società produttrici italiane e compiacenti acquirenti stranieri – era incentrata sull’illecità attività di intermediazione commerciale che ha consentito di contrabbandare alcol per decine di milioni di litri, veicolati all’estero, soprattutto in Paesi Ue, dove le aliquote delle accise sono più elevate. In Italia, in particolare, l’accisa è pari a 8,0001 euro per ogni litro anidro di alcol (cioé all’unità di volume considerato alla temperature di 20 gradi centigradi, al netto dell’acqua, ndr). Le operazioni illecite si realizzavano attraverso l’emissione di fatture per false compravendite e false esportazioni, e con la falsificazione della documentazione che accompagnava alcol e vini. Per le aziende oggetto di sequestri preventivi è stato nominato un amministratore giudiziario che consentirà il prosieguo dell’attività economica e la tutela dei dipendenti. Nel corso delle perquisizioni eseguite sia nelle abitazioni degli indagati che nelle sedi della società sono stati sequestrati circa 10mila euro in contanti, timbri falsi di dogane straniere e di varie aziende, oltre che documentazione contabile ritenuta interessante a fini investigativi.