SAN NICOLA LA STRADA – Un vicenda che poteva risolversi fra galantuomini, o per meglio dire, con il “politically correct” fra politici che hanno veramente a cuore le sorti della Città e non sono attaccatti alle poltrone, va, invece avanti da due mesi.

La vicenda riguarda il consigliere comunale Vincenzo Santamaria ed il gruppo consiliare del Partito Democratico nonché la sezione cittadina dello stesso partito. Dallo scorso 30 maggio, il Consigliere, con apposita nota, si è dichiarato “indipendente dal gruppo di appartenenza” (cioè il PD). Secondo la regola, ancorché non scritta, egli avrebbe dovuto dichiarare la sua appartenenza ad un altro gruppo consiliare oppure entrare a far parte del “Gruppo Misto”. In questo caso, Santamaria sarebbe andato ad ingrossare le fila degli gruppo misto, attualmente composto da Raffaele della Peruta e da Luca Paradiso. Purtroppo, Santamaria non ha fatto nulla di tutto ciò, anzi, lui continua ad affermare che non fa parte del Gruppo Misto ma di essere un “Indipendente del Partito Democratico”. Ovviamente una tale definizione non esiste e non è contemplata dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio Comunale, tuttavia, Santamaria continua a restare nelle Commissioni, dove era stato inserito in quota PD e nel Consiglio di Amministrazione dell’Agisac (Agenzia Gestione Impianti Sportivi Amministrazione Comunale) dove è previsto un gettone di presenza alla pari delle Commissioni consiliari e, nel caso dovesse entrare nel Gruppo Misto, dovrebbe lasciare il CdA (visto che in quota al Gruppo Misto è già presente Raffaele della Peruta). Il gruppo consiliare del PD, composto da Raffaele Narducci, Lucia Annunziata e Giovanni Motta, ha protocollato una missiva, indirizzata al Presidente del Consiglio Antonio Megaro ed al sindaco Pasquale Delli Paoli ai quali hanno chiesto di procedere ad una “rideterminazione” delle Commissioni consiliari e dell’Agisac dove, al momento, il PD non è assolutamente rappresentato nonostante abbia tre consiglieri comunali. Nei giorni scorsi il Presidente Megaro ha scritto una lettera indirizzata a Santamaria, nella quale fa presente che “….dalla nota di Santamaria non si evince se recede o meno dal gruppo di appartenenza…” e chiedeva allo stesso “….di comunicare se permane da “indipendente” nel gruppo consiliare del PD o se intende aderire ad altro gruppo….”. Il Presidente Megaro rammenta a Santamaria che “….se decide di recedere dal proprio gruppo senza confluire in alcuno dei gruppo esistenti, andrà a confluire nel gruppo misto” e gli ha chiesto entro 30 giorni di conoscere la sua posizione “…in quanto si rende necessario provvedere ad un riequilibrio generale delle commissioni originariamente costituite….”. Insomma, Santamaria non può rimanere nel limbo poiché le commissioni vanno adeguate ai nuovi assetti politici al fine di garantire la piena operatività delle stesse nel rispetto delle norme vigenti. Ora non ci resta che aspettare la prossima mossa del consigliere Santamaria sperando che faccia la scelta più giusta e coerente.

 

Nunzio De Pinto

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