ORTA DI ATELLA – Venerdì 27 luglio sarà una serata che resterà nei cuori e negli occhi di tutti in quanto ad Orta di Atella, per la prima volta, i veri protagonisti sono stati loro, i bambini diversamente abili del progetto di musicoterapia “Quando i bambini fanno oh….” conclusosi proprio con l’esibizione dei piccoli artisti. I neo musicisti , infatti, hanno stupito l’affollata platea lasciando tutti senza parole in quanto era l’emozione a farla da padrone.
Il progetto, ideato da Maria Grazia Savoia e Andrea Carboni, patrocinato dal comune di Orta e dall’assessorato alla cultura di Eduardo Indaco in collaborazione con la Commissione per le Pari Opportunità e con la Pro Loco di Francesco Tessitore e Raffaele Minciguerra è durato circa tre mesi ed è stato completamente gratuito per chi ha deciso di partecipare. Riprenderà ,pertanto ad inizio ottobre , con tante nuove sorprese e con la volontà di ampliarlo a più rami col coinvolgimento anche di una fascia di età più adulta , dato che l’aspetto sociale ed umano è stato il reale successo di quello che è diventato un vero e proprio evento di cui Orta di Atella potrà vantarsene di esser stato uno dei Comuni apripista a quello che dovrebbe essere un aspetto primario della vita sociale e politica di ogni territorio se non dell’intera nazione. “ Ogni parola risulterebbe scontata e banale di fronte a questa serata che sarà difficile da dimenticare per ognuno di noi che eravamo presenti in platea . Oltre a ringraziare il mio collega Raffaele Elveri e il Presidente di Rinascita Ortese D’Ambrosio per averci ospitato all’interno del loro torneo , è doveroso da parte mia sottolineare quanto questo progetto sia stato possibile grazie ai due musicisti Maria Grazia ed Andrea per la passione e la professionalità con la quale hanno seguito questi bambini e Tanya Brancaccio che ha fortemente voluto questa iniziativa che ha seguito senza sosta e con estrema passione . Credo che – conclude – siano stati questi bambini ad aver arricchito noi”
“ I piccoli – continua Tanya Brancaccio – ci hanno dimostrato come le barriere della vita siano state create per essere abbattute e in questi mesi nei quali ho avuto l’onore di accompagnarli posso confermare che sono stati loro ad averci insegnato la riconoscenza nell’ aver regalato un semplice sorriso o qualche ora di gioia e serenità Sono circa due anni che seguiamo da vicino questi bambini ed è stata una vera e propria scommessa l’aver iniziato un percorso con loro che oggi sono certa andrà avanti ancora per moltissimo tempo e che mi auguro non si fermerà mai, a prescindere da questa o quella amministrazione poiché non c’è colore politico, bandiera o appartenenza che tenga in merito a questi argomenti . La gran parte del lavoro è stato fatto, però, dai genitori ai quali va tutto il mio personale ringraziamento in quanto esser ripagati in fiducia laddove ci hanno “affidato “ i loro piccoli gioielli , è stata la vittoria più grande. Ai bimbi mi sento di dire solo “Grazie “ e loro sanno il perché. Il mio invito che diventa anche un appello alle istituzione provinciali regionali ma soprattutto nazionali è quello di – conclude – occuparsi quotidianamente di quelli che sono i disagi di chi vive questo tipo di difficoltà, di investire in quelli che sono progetti che mirano all’integrazione sociale e che diventano motivo di stimolo per questi bambini e-o ragazzi e per le loro famiglie le quali mai dovrebbero essere lasciate sole a non arrendersi mai e a dimostrare che tutti possiamo farcela ,purché ci sia data la stessa opportunità”.