Il tumore alla prostata e’ in Italia il piu’ frequente dei carcinomi maschili. Tra gli uomini di eta’ superiore ai 50 anni, uno su sei e’ a rischio e ogni anno sono circa 43 mila i nuovi casi registrati.

Sono i dati emersi dal 19/0 congresso nazionale degli urologi, in corso a Genova. Numeri elevati che sono destinati ad aumentare nei prossimi anni, visto anche il costante invecchiamento della popolazione italiana: secondo gli studiosi, nel 2030 potrebbero essere registrati 50 mila nuovi casi. ”E’ quindi sempre piu’ importante – sostiene Giario Conti, presidente di Auro e primario della divisione di Urologia presso l’ospedale Sant’Anna di Como – eseguire diagnosi piu’ precise per curare il tumore in modo piu’ efficace”. Sono due i filoni principali affrontati nel corso del congresso, che vede riuniti quasi 500 partecipanti da tutta Italia, oltre a relatori internazionali ed europei. ”Il primo filone – prosegue Conti – riguarda le novita’ in campo farmacologico, con nuovi farmaci che si affiancano a quelli gia’ presenti e che consentono di allungare l’aspettativa di vita fino a due anni. Il secondo settore e’ quello urologico-clinico, con le nuove tecniche e modalita’ di diagnostica o di intervento, nella cura del tumore”.

 

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