NAPOLI – Ampia panoramica, questa mattina, nella Commissione Ambiente presieduta da Marco Russo, sul sistema fognario della città, sulle principali problematiche e sugli investimenti in corso, nonché sulle prospettive strategiche di gestione del settore.

Alla riunione hanno partecipato il Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente Tommaso Sodano, la dirigente del servizio “Ciclo integrato delle acque”, ingegnere Serena Riccio, il direttore centrale dell’Ambiente, architetto Giuseppe Pulli.

Il quadro generale è stato fornito dalla dirigente Riccio con una presentazione che, risalendo alla sua storia (dalla Cloaca Massima del XVI secolo alla vera e propria fognatura che risale ai primi del ‘900) ha evidenziato la situazione attuale del “complessissimo” sistema fognario napoletano: 1.100 kilometri di percorso, con una profondità media di 4/6 metri ma con punte di anche 40/60 metri sottoterra, 17 impianti di sollevamento, 100 punti di scarico a mare per le acque bianche e 4 impianti di depurazione per le acque nere (Cuma, Napoli Est, Napoli Nord, San Giovanni) che servono non solo la città ma anche i comuni limitrofi. Da ricondurre alla vetustà della rete, alla natura dei terreni, ma anche ai cambiamenti climatici e all’abusivismo edilizio, i principali problemi che affliggono il sistema fognario. La dirigente del servizio ha anche esposto le procedure che vengono adottate quando si verificano dissesti a carico della rete, dai sopralluoghi alle videoispezioni, agli interventi di riparazione. Ma, dal momento che solo una piena conoscenza della rete e dei suoi punti critici può garantire una corretta manutenzione e l’intervento efficace in caso di urgenza, è decisivo, ha concluso la dottoressa Riccio, arrivare ad un completo sistema di monitoraggio, della rete e degli impianti di sollevamento: tale mappatura si tradurrebbe anche in un effettivo risparmio di risorse economiche. Un punto specifico è stato affrontato per la pulizia delle caditoie, un sistema affidato alle Municipalità che trasportano i materiali di risulta in cassoni poi svuotati da Asìa; al momento è disponibile un unico sito (Coroglio), mentre si sta predisponendo un altro sito per la zona orientale della città.

Sia nella relazione della dirigente che nell’intervento del Vice Sindaco Sodano, infine, una panoramica degli investimenti e lavori in corso che porteranno, già nel 2013, ad un complessivo miglioramento della situazione della rete fognaria: grazie ad un finanziamento CIPE di 10,4 milioni di euro sarà completato il dirottamento degli scarichi a mare (da Via Duomo alla zona orientale) fino al depuratore di Napoli Est; 23 milioni di euro sono poi a disposizione per rifare completamente la rete fognaria che corre sotto Corso San Giovanni a Teduccio; 89 sono invece i milioni stanziati sempre dal CIPE per adeguare il depuratore di Napoli Est che, quando sarà completato, consentirà di eliminare lo sversamento a mare di acque nere.

L’Amministrazione sta portando avanti il processo di definizione del Piano Industriale dell’Azienda speciale Acqua Bene Pubblico, che, anche dal punto di vista della gestione, potrà portare il Comune a realizzare un vero efficiente ciclo integrato delle acque.

Il lavoro che si sta portando avanti, invece, per ottimizzare le risorse disponibili, a partire dal personale (ormai anziano e insufficiente) e dai mezzi a disposizione è stato invece illustrato dall’architetto Pulli il quale ha riferito che, d’accordo con le Municipalità, si sta centralizzando il coordinamento e la programmazione degli interventi sulla rete fognaria dei territori. L’architetto Pulli, che è poi referente del Comune per i rapporti con il Ministero dell’Ambiente, ha poi invitato la Commissione a tenere un approfondimento sugli interventi di bonifica in corso e da attuare sia ad Ovest che ad Est della città.

Tutti i consiglieri intervenuti hanno apprezzato, come il presidente Russo, l’ottima esposizione della situazione e condiviso l’opportunità di centralizzare il coordinamento e la programmazione degli interventi sui territori. Altri problemi sollevati sono stati quelli di ottimizzare i lavori sui sottoservizi effettuati dalle aziende competenti, come Enel e Gas (Vernetti), di un maggiore controllo sulla pulizia delle caditoie nella zona occidentale (Schiano), l’urgenza di attivare al più presto tutto il personale a disposizione in vista delle abbondanti piogge previste in autunno (Attanasio), la necessità di verifiche e presìdi per scongiurare fenomeni allarmanti come quelli prodottisi questa estate nel mare di San Giovanni a Teduccio (Fellico).

In conclusione, anche il presidente Marco Russo ha segnalato alcune problematiche sulle quali è urgente l’intervento, come quella di predisporre già a dicembre la disinfestazione delle larve delle blatte per scongiurare il ripetersi del fenomeno registrato questa estate, quella di monitorare e controllare sversamenti abusivi nel Vallone San Rocco (oggetto di numerose segnalazioni dei cittadini), quella del controllo sui cantieri stradali affinché i materiali residui siano rimossi per evitare il rischio che intasino le caditoie.

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