PIEDIMONTE MATESE – Ormai il “botta e risposta” murale va in tandem con manifesti accoppiati, in tempo (quasi) reale). Lo è stato anche in questa settimana proseguendo quanto “manifestato” nei giorni scorsi sulla questione del servizio idrico tra il gruppo di minoranza di “Progetto civico” e la maggioranza di “Piedimonte Democratica”
A fare da traino polemico è ancora la parola populismo già usato dall’amministrazione Cappello(“il primo manifesto si intitolava” i populisti della domenica”)che critica(“ma solo per amore del vero”) il precedente manifesto definito “annacquato” in quanto “nel suo insieme non risponde al perché si è scelti di applicare sulla bollettazione dell’acqua un tasso usuraio del 13% ” con la critica di doppiezza .”Avete scelto di ingannare i cittadini” con riferimento alla seduta consiliare che vide la partecipazione di padre Zanotelli e del consiglio dei ragazzi : inneggiavate all’acqua pubblica .. quella stessa acqua la cui bollettazione avevate in quei giorni già privatizzato”. Si respinge l’accusa di diserzione all’ultimo consiglio comunale di agosto (alcuni consiglieri, dipendenti ospedalieri aveva preso le ferie a maggio e quindi in tempi non sospetti). Ma la seconda parte è dedicata alla venuta di Sgarbi :” voi avete lavorato ad agosto per distogliere l’attenzione su ciò che non vi conviene buttando fumo negli occhi, acquistando libri di Sgarbi con soldi comunali ( è stampata la delibera di giunta acquisto dei volumi ndr). Perché non ha pagato il presidente (Costarella ndr) o l’associazione come fanno tutte le associazioni. Come mai il presidente dr Costarella non ha invitato tutti i consiglieri di minoranza? C’erano tuuti invece quelli di maggioranza dimenticando che un buon cristiano come egli si professa non cova rancori”. Indini interrogativi su alcuni modalità comunicative :” l’associazione è comunale o privata. Utilizza per caso uffici e fax comunali? Il comune emette un comunicato stampa congiunto con la sua associazione ? Quali e quante associazioni matesine possono utilizzare la carta ed il fax per inviare i comunicati? E veniamo al manifesto-bis di “Piedimonte Democratica” che interviene più sul merito di alcuni punti sollevati. “L’iniziativa populista della minoranza consiliare di destra tra richiede che si faccia chiarezza sul tema dell’acqua, anche perché qualche resoconto giornalistico ha contribuito alla disinformazione. L’amministrazione Cappello non ha privatizzato l’acqua, anche perché non avrebbe potuto, in quanto l’acqua appartiene alla Regione, la quale stabilisce costi e quote per i Comuni. L’amministrazione Cappello- è replica di PD-libera di Consiglio Comunale ha deciso di esternalizzare semplicemente il servizio di bollettazione relativo ai Comuni dei singoli utenti, poiché con le risorse professionali interne non si era riusciti a garantire un regolare ed efficace servizio di riscossione, tento è vero che si erano accumulati ruoli non emessi per il 2005, 2006 e 2007. La stessa scelta di affidare il servizio ad un soggetto privato fu fatta nel passato dall’allora Sindaco Sarro, che riconosceva alla ditta affidataria un aggio ben più alto, del 16-17%, per la sola lettura dei contatori e relativa bollettazione. Nel 2011, invece, il servizio è stato affidato, a seguito di regolare gara d’appalto, ad una associazione temporanea di impresa, la quale, dovendo anche provvedere alla sostituzione e manutenzione dei contatori e allo spostamento degli stessi all’esterno delle abitazioni, percepisce un aggio del 13 % (o del 4% per altre annualità ) sulle somme effettivamente riscosse e calcolate secondo un regolamento approvato dall’amministrazione Sarro. Quanto alla privatizzazione,l’Amministrazione Cappello era ed è contraria, essendosi anche schierata apertamente in occasione del referendum. Al contrario, i signori che si atteggiano a difensori dell’acqua pubblica in occasione del referendum hanno sostenuto l’astensionismo per poterlo boicottare. Questi signori appartengono alla stessa parte politica nella quale milita il Senatore Sarro, quello che da vicepresidente dell’ATO( Volturno ndr) aveva provato, lui sì, a privatizzarla nella Regione Campania, dovendosi poi arrendere di fronte al vasto movimento di opinione contraria mobilitatasi prontamente. Andiamo signori va bene attaccare il proprio avversario politico, ma la logica e il buon senso non potete mortificarli. A proposito poi dell’evento “Sgarbi”, L’Amministrazione comunale- dice sulla vicenda Sgarbi ammette il comunicato congiunto- in linea con la coerenza e l’attenzione per il territorio e la sua gente, che dal suo nascere la contraddistingue, ha semplicemente patrocinato un’autorevole iniziativa culturale da cui discende il diritto-dovere di un comunicato stampa congiunto. L’iniziativa stessa può senz’altro non essere condivisa ma, di certo, non può essere sminuita nella sua valenza. Sul resto è meglio stendere un velo pietoso per l’assurdità delle asserzioni e l’ignobile incongruenza dei contenuti aventi carattere addirittura folcloristico. Di una cosa, però, potranno essere certi: alla prossima scadenza elettorale i fautori del nulla, come nel maggio scorso, riceveranno conferma della generale sfiducia di tutto l’elettorato, non riconoscendosi in quei partiti che, modulando i propri fumogeni programmi su costosi festini, balletti e bunga-bunga, continuano a vendere fumo ed illusioni”. Intanto i muri riposano. Chissà fino a quando.
Michele Martuscelli