POMIGLIANO D’ARCO – “Dopo tre anni nei quali non abbiamo più avuto contributi dal Comune, non sappiamo davvero come andare avanti. Ci si strazia il cuore per i nostri bambini, ma per noi è ormai impossibile fare fronte a tutte le spese”.

Così le Salesiane dall’Istituto delle “Figlie di Maria Ausiliatrice don Bosco” di Pomigliano D’Arco, apprendendo la decisione assunta dall’amministrazione comunale di tagliare, dai quasi 20mila euro previsti fino al 2009 a soli 4.000 euro, le risorse destinate alle attività socio-formative dell’istituto. L’istituto, rimarcano le Salesiane, svolge da decenni attività di sostegno e recupero scolastico per i più piccoli (circa 600 bambini) che versano in condizione sociale precaria o che incontrano difficoltà nell’apprendimento e non trovano supporto sufficiente nella famiglia. Attività i cui costi ammontano a poco meno di 50.000 euro l’anno e che l’Istituto Don Bosco ha svolto anche grazie alla Convenzione stipulata con l’amministrazione comunale di Pomigliano che prevedeva coi circa 20.000 euro la copertura finanziaria delle attività di guardianìa e i servizi sociali a favore di minori e famiglie disagiate. A Pomigliano – ricordano le religiose che auspicano un ripensamento dell’amministrazione e uno stanziamento analogo a quello previsto nel 2009 – le attività svolte dai Servizi sociali comunali non sono certo sufficienti a coprire il fabbisogno reale e la decurtazione prevista ora nella convenzione con l’Istituto rischia di vanificare anni e anni di impegno dell’istituto stesso.

 

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