Incidente di percorso o spia di ambizioni da ridimensionare? La risposta all’interrogativo del post-Catania arriverà tra 48 ore, quando il Napoli di Mazzarri proverà a mettersi alle spalle il deludente 0-0 etneo per affrontare la Lazio al San Paolo.

Una sfida tra deluse che non vogliono perdere contatto dalla Juventus e che saranno faccia a faccia con i rispettivi problemi e le rispettive ambizioni. Oggi Mazzarri ha ritrovato Cavani e compagni a Castel Volturno ed ha parlato a lungo con loro: al centro della ‘ramanzina’ la concentrazione che deve essere sempre massima, mentre il Napoli ha forse dato per scontato che giocando con l’uomo in più per tutta la gara, un gol prima o poi sarebbe arrivato. Un difetto che Mazzarri sottolineava anche l’anno scorso “nelle partite contro avversari meno blasonati a volte pecchiamo, pensando che con il nostro gioco un gol lo faremo”. E invece no, anzi c’é voluta la mano santa di De Sanctis per salvare gli azzurri dalla sconfitta. Mazzarri ha anche lanciato un chiaro messaggio ai titolarissimi che, come già anticipato in ritiro, quest’anno non esistono più. Per questo il tecnico potrebbe cambiare alcune pedine per la sfida con la Lazio a cominciare dagli esterni che, contro una difesa chiusissima, non hanno assicurato il necessario rifornimento offensivo. In dubbio c’é soprattutto Zuniga che potrebbe lasciare il posto a Dossena, mentre Maggio dovrebbe conservare la sua fascia destra. Nel turn over è forte la possibilità di un ingresso di Behrami che assicurerebbe una buona fisicità a centrocampo come già dimostrato in Europa League. Intanto, proprio dal centrocampo, arriva un piccolo ‘caso-Gargano’. L’uruguaiano, ora all’Inter in prestito con diritto di riscatto per i nerazzurri, ha infatti scritto sul suo twitter, in spagnolo: “Voglio dire alla gente che non conosce la verità che io non me ne sono andato da Napoli per paura di fare panchina. E la lettera l’ha scritta la società. Mi dispiace che le persone parlino senza conoscere i fatti e ringrazio chi capisce la mia situazione senza rancore”.

 

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