CASERTA – “Nell’ambito della ristrutturazione in atto rimangono per le singole forze armate le possibilità di dare nuove funzioni a quelle che sono entità che oggi sono francamente troppo vaste rispetto a quella che è la richiesta effettiva, per cui non diciamo chiusure, ma ristrutturazioni e valutazioni su cosa serve nell’economia della logica interforze, per esempio per l’arruolamento e per la medicina legale, e sulle funzioni, per esempio, di un poliambulatorio per le forze armate che serva un bacino importante”.
E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri circa la paventata chiusura dell’ ospedale militare di Caserta nell’ambito del piano di riordino della Sanità Militare e del drastico ridimensionamento dei Dipartimenti Militari di Medicina Legale; il presidio dunque potrebbe essere anche salvato trasformandosi in un poliambulatorio. Sulla vicenda sono intervenuti oggi con una nota congiunta i sindaci di Caserta e del confinante comune di Casagiove dove è ubicato il presidio ospedaliero militare Pio Del Gaudio ed Elpidio Russo. I due primi cittadini parlano di “sciagura che si aggiunge alle altre che questo Governo sta mettendo in atto ai danni specialmente del Mezzogiorno e di tutto il territorio della provincia di Caserta”, un chiaro riferimento alla vicenda del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che perderà quasi l’intero agro-aversano che finirà con i suoi 19 Comuni nel circondario del Tribunale di Napoli Nord. “L’Ospedale Militare – affermano i due amministratori – è da decenni il naturale e più immediato riferimento per la vasta utenza militare interforze che da sempre caratterizza Caserta ed é anche unico ente sanitario militare della Campania e punto di riferimento della medicina legale nella nostra regione, oltre ad essere secondo solo a quello di Roma per il servizio di bacino vasto che assolve nei confronti di almeno quattro regioni del Sud. La sua chiusura metterebbe la parola fine a tutte le sinergie per le quali enti locali e aziende sanitarie stanno lavorando, per perfezionare convenzioni utili allo svolgimento di esami negli ambulatori del Distretto di Medicina Militare (DMML) di Caserta, con la perdita di tutti i possibili introiti economici a favore della Difesa”. “E’ fondamentale avere strutture adeguate alle reali esigenze ma al momento non c’é ancora un piano complessivo di dismissione delle caserme. E’ evidente che con la diminuzione costante del personale delle forze armate, non si potranno tenere le stesse strutture di oggi. E’ certamente un problema però il fatto che i risparmi ottenuti grazie alla spending review andranno al Tesoro, non alla Difesa, ma su tale aspetto il Governo sta lavorando”. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri, intervenuto a Caserta alla cerimonia di rientro del contingente italiano dalla missione Isaf in Afghanistan tenutasi a piazza Carlo III di fronte all’ingresso principale della Reggia. Con lui il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Claudio Graziano, che ha confermato l’obiettivo di tutelare nell’ambito della spending review le unità operative dell’Esercito, come appunto la Brigata Garibaldi.