CAPODRISE – «Siamo sempre disponibili – esordisce il gruppo “Capodrise rinasce” – ad accogliere le idee, i suggerimenti e le proposte di chiunque. E prestiamo maggiore attenzione quando questi arrivano da pulpiti di elevato spessore politico, che nella loro storia personale hanno retto le sorte di intere Province. Stavolta, però, crediamo che un’ingiustificata arroganza e una meritata astinenza dal potere stiano giocando agli amici dell’Mpa, oggi Partito dei siciliani, un brutto scherzo.

A leggere i manifesti, i volantini e le note diffuse alla stampa locale – prosegue la maggioranza – sembra evidente come gli “autonomisti”, poco avvezzi a trattare questioni che non riguardano i territori bagnati dal mare, siano incorsi in errori grossolani. Forse, dimenticano che, insieme a noi, hanno vinto le elezioni e se oggi sono relegati in panchina e solo colpo di dissidi nati al loro interno. Confondere i “parenti e gli amici” con gli agenti di polizia municipale provenienti dal Camune di Sant’Arpino (unico ente dichiaratosi disponibile a cedere vigili urbani) o con i lavoratori inviati a Capodrise dal Centro per l’impiego di Maddaloni disonora la fama di chi vanta un curriculum politico-amministrativo di così alto lignaggio. Giustificare, poi, l’inopportunità – peraltro, del tutto legittima da parte di un governo locale – di assegnare un incarico fiduciario a un tecnico, citando “asciugacapelli, cartoni animati, telefonini di ultima generazione e iPad” offende l’intelligenza, non nostra, ma dei simpatizzanti e degli iscritti di un movimento che, in Sicilia!, ha ancora un certo seguito. Scivolare, infine, nella retorica populista, tipica di una certa sinistra parolaia, inconcludente e distante dalla realtà, per contestare gli aumenti dei tributi è come, toccato il fondo, aver cominciato a scavare. All’Mpa e ai simpatici attivisti di Sinistra, ecologia e libertà ribadiamo – aggiunge “Capodrise rinasce” – che solo la necessità di garantire i servizi minimi alle persone più bisognose può spingere una maggioranza a operare scelte impopolari. Solo il senso di responsabilità, e non i sensi unici cari a qualcuno!, può indurre una maggioranza a optare per il rigore dei conti e non per una gestione allegra delle casse del Comune, elettoralmente più appagante. Solo una buona dose di equilibrio può impedire a una maggioranza di trascendere dinanzi ad attacchi così strumentali. Il tempo della politica vuota e magniloquente, del gesto a effetto maturato nel chiuso degli empirei delle sezioni di partito – avverte la maggioranza consiliare -, è finito. Occorrono atti di governo sviluppati con i cittadini, progetti partecipati, articolati tenendo conto dei loro bisogni. Sia nell’agire politico che in quello amministrativo è fondamentale aprirsi, superare gli steccati ideologici e ascoltare anche chi, in apparenza, sembra distante. Gli anni che stiamo attraversando, resi così impervi dalla congiuntura economica, necessitano di maggiore confronto, di più concordia. Bisogna lavorare per aiutare, senza facili demagogie, le famiglie, le imprese, i commercianti, le donne e i giovani di questa città. Il nostro auspicio che si possa istaurare, nel rispetto dei ruoli, un dialogo con le forze politiche, quelle vere però!, fuori e dentro il consiglio comunale. Sui grandi temi – conclude la maggioranza – “Capodrise rinasce” è pronta a fare la sua parte».

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