SAN MARCO EVANGELISTA –Ennesima proroga dell’Amministrazione comunale di San Marco Evangelista alla gestione del Servizio di Igiene Urbana da parte del Consorzio Unico di Bacino. Infatti, con l’Ordinanza Sindacale nr. 54 del 28 settembre scorso, il sindaco Gabriele Cicala ha prorogato il servizio fino al prossimo 31 dicembre. La raccolta dei rifiuti ha da sempre rappresentato per ogni comune gioie e dolori, specialmente quando il servizio non viene espletato in proprio.
Anche il comune di San Marco Evangelista non è rimasto immune da questa “lapalissiana” constatazione. Già dal maggio 2001, l’amministrazione comunale pro-tempore affidò il servizio di igiene urbana all’ex consorzio ACSA CE/3, oggi Consorzio Unico di Bacino (CUB) delle provincie di Napoli e Caserta, fra l’altro in liquidazione ex Legge 123/2008. Nel corso degli anni è stato anche sottoscritto un contratto integrativo che è scaduto a maggio del 2010. Nel frattempo. Il contratto è stato prorogato fino al 31 dicembre in attesa del passaggio del servizio di igiene urbana all’Amministrazione provinciale. Con Decreto Legge nr. 216 del 29 dicembre 2011, è stato consentito ai Comuni della Campania di esercitare l’attività di servizio di igiene urbana fino al 31 dicembre 2012, quindi oltra il termine del 31 dicembre 2011 previsto dalla legge nr. 26 febbraio 2010 nr. 26. L’Amministrazione comunale sammarchese con diverse ordinanze sindacali prorogava il servizio di raccolta da parte del CUB sino allo scorso mese di aprile. Considerato che la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti urbani in ambito comunale costituiscono attività di pubblico interesse finalizzata alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia dell’igiene pubblica, il sindaco Gabriele Cicala, con propria Ordinanza Sindacale nr. 54 ha disposto la proroga della gestione del Servizio di Igiene Urbana da parte del Consorzio Unico di Bacino fino al prossimo 31 dicembre 2012, ed è solo grazie al senso di responsabilità dell’Amministrazione comunale di San Marco Evangelista che i lavoratori del CUB hanno ottenuto, a più riprese, gli stipendi non corrisposti dal Consorzio, che, sin dalla nascita, è apparsa solo un carrozzone politico.
Nunzio De Pinto