CASERTA – Non accenna a scemare la tensione all’interno del Popolo della Libertà di Caserta. Come ampiamente prevedibile, è iniziato lo scontro per il ruolo di presidente provinciale della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del Pdl. L’incarico, fino ad oggi è stato ricoperto da Antimo Ferraro che al congresso provinciale della scorsa settimana si è schierato contro il tendem Polverino-Giuliano intervenendo sia alla convention del Crawne Plaza che a quella di Capua promossa da Landolfi e Coronella.

Già dal pulpito del Crawne in alcuni interventi erano state mandate chiare frecciate a Ferraro, ma oggi esce allo scoperto Luigi Campagnuolo, presidente del coordinamento cittadino di Caserta dell’organizzazione.  “Non ci sentiamo più rappresentati  -scrive – da un presidente il quale, senza dar conto a quello che è il volere della base militante, esce su diversi organi di stampa con comunicati in cui, strumentalmente, utilizza il nostro movimento giovanile per dare forza a posizioni personali che ben poco hanno a che fare con il nostro volere”. Campagnuolo chiede, quindi, a Ferraro di “fare un passo indietro”. “Se ciò non accadrà – sottolinea il presidente del coordinamento del capoluogo – invitiamo il coordinamento provinciale a prendere un provvedimento in merito e a far chiarezza su questa vicenda che non poco sta influendo sul nostro gruppo. Occorre una risoluzione repentina per il bene di un movimento giovanile che non si sente più rappresentato dal proprio presidente”.

Sulla stessa scia di Campagnuolo anche Maria Paola d’Andrea, Rossella Turco e Carolina Notaro del coordinamento di Teano, i coordinatori della Giovane Italia di Cesa (Antonio Borzacchiello), Aversa (Tommaso Cavallo) Lusciano (Giuseppe De Cristofaro) e Salvio Balivo, dirigente regionale.

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