“Non bisogna strumentalizzare la Nazionale. Non so perché ci siano certe polemiche. Se uno gioca o non gioca, se uno riposa o non riposa. Se parliamo di queste cose si va nel ridicolo. Così l’azzurro Emiliano Giaccherini sulle polemiche nate per i giocatori azzurri utilizzati o meno nella settimana che porterà a Juventus-Napoli, polemiche riaffiorate nelle ultime ore dopo l’affaticamento muscolare accusato da Buffon dopo la gara contro l’Armenia.
“Non sono tanto le gare a far aumentare la stanchezza ma soprattutto gli spostamenti da un posto all’altro per andare a giocare. Vestire la maglia azzurra, come essere convocati, è un orgoglio”. “Di Juventus-Napoli dovremo parlarne dopo martedì, per adesso dobbiamo solo concentrarci alla gara contro la Danimarca – ricorda Giaccherini -. Per noi sarà una partita molto importante, affronteremo una Danimarca molto forte, dovremo andare in campo con lo stesso spirito avuto con l’Armenia. Dobbiamo vincere per confermare il primato in classifica”. Proprio l’ultima gara, quella contro l’Armenia, ha alimentato qualche critica sulla prestazione degli azzurri: “Non credo ci sia una particolare pressione sulla squadra. E’ vero, siamo un po’ criticati ma se qualcuno pensa di affrontare squadre come l’Armenia e vincere 3-0 vuol dire che non comprende il valore degli avversari – risponde il giocatore azzurro e della Juventus -. Non saranno nazionali blasonate ma sono formate da giocatori che disputano la Champions League. Comunque, vedo che anche Germania e Francia fanno fatica, quindi non è solo l’Italia”. Nella Danimarca ci sarà anche Nicklas Bendtner: “Nicolas è un giocatore importante per la Juventus, all’Arsenal e in Champions ha fatto molto bene e tanti gol. Un giocatore da tenere d’occhio per le sue grandi qualità e per la sua prestanza fisica”. Impossibile non tornare a parlare ancora di Juve-Napoli di domenica prossima: “Io penso che il Napoli sia più consapevole della propria forza e chiaramente, a oggi, è la nostra antagonista. E’ una squadra più concreta rispetto al passato, una super-potenza. E’ una squadra che gioca con lo stesso gruppo e modulo da molti anni e questo per loro è sicuramente positivo – ricorda Giaccherini -. Io gioco poco rispetto alla scorsa stagione? Su sette partite di campionato della Juventus ne ho giocate quattro, quindi non credo di aver avuto meno spazio della scorsa stagione. Quando giochi in un grande club non è detto che giochi sempre. Il livello è alto”. Sul proprio ruolo in campo, sia in Nazionale che nella Juve Giaccherini ha le idee chiare: “Il ruolo che adesso sto facendo (quello d’interno di centrocampo) credo si adatti di più alle mie caratteristiche, anche se devo migliorare per poter dare di più”. Infine, un pensiero su Giovinco che in questa prima parte di stagione sembra incontrare alcune difficoltà, sia in azzurro sia in bianconero: “Credo, come ha detto anche lui, che stia facendo molto bene sia con la Juventus che con la Nazionale. Migliorando ancora farà grandi cosi. Di sicuro una prestazione non deve essere giudicata in base al gol che un giocatore realizza. Certo, se segnasse con più continuità sarebbe il massimo”.