CAPUA – “Ritengo la scelta del Comune e della Provincia di Caserta di realizzare un gassificatore a Capua, un territorio già vessato dalle attività illecite della criminalità organizzata che vi ha sversato rifiuti tossici e pericolosi di ogni genere, come documentato in una mia recente interrogazione parlamentare, sbagliata e inopportuna”.

A sottolinearlo, in una nota, è l’onorevole Pina Picierno che aggiunge: “Pur consapevole – continua – della necessità di una soluzione definitiva e conclusiva al ciclo dei rifiuti in Campania, credo vada responsabilmente valutata la sostenibilità ambientale e territoriale di tali impianti, e quindi la loro distribuzione sul territorio regionale, specialmente se questi vanno ad impattare una situazione già fortemente compromessa e che sta mettendo a serio rischio la salute dei cittadini residenti”.

La parlamentare casertana del PD Pina Picierno ha scritto anche una lettera indirizzata, tra gli altri, al Prefetto di Caserta, al Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ai responsabili dell’ASL Napoli 1, alla Provincia di Caserta e alla Regione Campania, con cui ha denunciato “l’illegittimità degli atti prodotti dall’Amministrazione comunale di Capua per la realizzazione del gassificatore”. “Con propria delibera – secondo quanto riportato nella missiva – il Comune di Capua ha approvato il nuovo schema di Convenzione per la realizzazione del gassificatore nell’ambito del territorio comunale, impegnandosi ad alienare alla GISEC S.p.A. l’immobile ubicato nella zona denominata Molinello. Tale terreno, però, risulta essere di proprietà della ASL Napoli 1, come ampiamente documentato dagli atti allegati, e non del Comune di Capua che avrebbe dovuto dimostrare e documentare la proprietà del fondo, come avviene prima di ogni vendita di beni soggetti a trascrizione. Il fondo in località Molinello, difatti, era stato trasferito dalla Regione Campania all’ASL Napoli 1, al fine di assicurare livelli uniformi di assistenza sanitaria. Per questo motivo la parlamentare democratica ha chiesto alle autorità destinatarie della missiva, per quanto di rispettiva competenza, di assumere tutte le opportune iniziative al fine di interrompere un’operazione assolutamente illegittima”.

 

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