PIEDIMONTE MATESE – “Ma la regione ci crede agli enti parco. E’ una vergogna dare 69 milioni al consiglio regionale e lasciare i parchi regionali senza risorse. Dobbiamo fare un’azione di verità e di chiarezza”. E’ stato il sindaco di Letino, Antonio Orsi, ad alzare di molto il livello di attenzione sullo stato di penombra in cui versano gli enti istituiti per la tutela e la promozione del patrimonio ambientale nel corso della riunione (dopo più di due anni anche a seguito delle vicende giudiziarie per il vertice ed alternarsi dei presidenti fino alla conferma di Umberto De Nicola) della comunità convocato per l’approvazione di alcuni adempimenti contabili tra cui il bilancio di previsione 2012( non finanziate ancora le annualità 2009 e 2011.
Una riflessione appassionata , quella di Orsi, per rilanciare proprio la questione della incidenza e legittimazione di questa istituzione intercomunale come strumento di crescita del territorio, che è stata utile anche ad un confronto avviato dopo l’intervento del vicesindaco di Valle Agricola, Rocco Landi che aveva segnalato la necessità di “avere una spinta dal parco perché in questi anni è stato visto come un vincolo” riferendosi alle lungaggini in materia urbanistica-paesaggistica. L’indicazione lanciata dal rappresentante di Valle Agricola è stata quella di mettere mano alla riperimetrazione svincolando il centro abitato da regole ritenute eccessive. Successivamente ha specificato che le sue parole erano da interpretare come uno “sprono” all’ente ribadendo l’idea di togliere pesi vincolistici al centro urbano (“magari aumentando la tutela alle altre zone montane del territorio”) E’ da qui che è partito il dibattito che ha evidenziato sensibilità e priorità non omogenee,o non del tutto, tra la classe dirigente locale per aumentare la qualità della vita. “Io sono orgoglioso di avere il territorio al cento per cento nel parco regionale e dobbiamo essere i primi a crederci ma la regione ci crede? Ha chiesto Orsi all’assemblea sottolineando in particolare il valore di salvaguardia della biodiversità e facendo storcere il naso ad alcuni colleghi per quella sottolineatura. Anche il presidente del parco , De Nicola ha rilevato che “non bisogna fermarsi alla biodiversità ma tenere conto anche dello sviluppo. Ma De Nicola ha voluto rimarcare che” la regione ci tiene alle zone protette ed agli enti parco tanto che ha istituito una direzione amministrativa-dirigenziale ad hoc per i parchi e le zone tutelate a testimonianza dell’attenzione a questo settore” ha concluso il presidente che in precedenza aveva ricordato l’esigenza (obbligo di legge ndr) di dotare l’area soggetta a parco di un piano, uno strumento fondamentale che richiede risorse e per quali già mi sono fatto carico per risolvere il problema” ha aggiunto De Nicola. Di “un cambio di marcia” ha anche parlato il sindaco di San Potito Sannitico, Franco Imperadore in un’ottica di alleggerimento del peso burocratico. A presiedere la riunione il sindaco di Raviscanina, Ermanno Masiello . Costituita una commissione per l’adeguamento dello statuto dell’ente.
Michele Martuscelli