NAPOLI – Il giorno 25 ottobre si è tenuta un’audizione presso la IV Commissione del Consiglio regionale (Trasporti). Alla stessa riunione, già richiesta a giugno dall’Or.S.A. si sono presentati rappresentanti di tutti i sindacati, che ne avevano fatto richiesta successivamente, in data 15 ottobre.
Il primo intervento è stato del prof. Polese, Amministratore Unico di EAV, che ha illustrato come la messa in liquidazione dell’EAVBUS sia stata dettata dall’indisponibilità della Regione Campania, proprietario al 100% della stessa società, di ripianare le perdite di bilancio mediante la messa a disposizione del patrimonio immobiliare. Tale operazione è stata infatti considerata dalla Regione come un indebito aiuto di Stato e pertanto sanzionabile dalla Unione Europea.
La netta presa di posizione da parte di tutti i sindacati è stata l’unica nota positiva di questa riunione, che, per il momento, ben poco ha prodotto per risolvere le problematiche a tutti conosciute.
Anche i sindacati della triplice si sono uniti a chi da molto tempo cerca di contrastare la politica (e ci sfugge ancora quale sia) dei trasporti in Campania.
I vari interventi succedutesi, anche da parte dei consiglieri, hanno evidenziato la netta opposizione al ripetersi dell’incresciosa vicenda che ha portato al fallimento delle aziende dei trasporto di Salerno e di Caserta e che potrebbe intaccare con forza la stabilità anche sociale del territorio.
Il tentativo di spostare la discussione sulle scelte dell’Assessore Vetrella, assente giustificato e presente a Roma nell’ambito della conferenza Stato– Regioni, è stato decisamente respinto dal rappresentante Or.S.A. richiamando i consiglieri presenti (pochi invero solo tre) ai loro doveri di rappresentanza e tutela dei cittadini-‐elettori, viaggiatori e lavoratori. Sono i consiglieri ad essere stati eletti dal popolo e non l’assessore, quindi sono loro a dare l’indirizzo politico-‐economico al TPL.
È stata inoltre gettata sul tavolo della discussione la mancanza di un piano industriale, la scelta dell’applicazione del contratto di solidarietà (senza la preventiva valutazione della forza minima, e primi o unici in Italia, ndr), il mancato corrispettivo del contratto di servizio, il ritardo del pagamento degli emolumenti, la mancata formalizzazione dei nuovi contratti di servizio etc. etc.
Anche l’opposizione rappresentata da un consigliere del PD ha messo agli atti una dichiarazione di completo disaccordo con le azioni dell’Assessorato (vedasi la cessione prossima di Caremar a terzi ed il taglio del contratto di servizio a Trenitalia.)
Ovviamente la maggioranza ha voluto al solito rimarcare l’origine nella pregressa amministrazione regionale di molte delle esposizioni economiche delle aziende. L’audizione si è aggiornata a breve, poiché si spera di avere in futuro la presenza dell’Assessore Vetrella, che “illustri” ai “consiglieri regionali” la politica (fallimentare) dei trasporti in Regione Campania.