AVERSA – Assomiglia sempre più ad un’eredità che nessuno vuole accettare il Capannone di via Filippo Saporito, l’ex tempio della pallavolo acquistato dalla Regione durante la sindacatura di Mimmo Ciaramella e mai realmente acquisito al patrimonio comunale.
Il destino dell’immobile ha animato il confronto nel corso della seduta di consiglio comunale andata in scena questo pomeriggio grazie alla discussione di una mozione dell’onorevole Paolo Santulli. Un documento che ha portato alla luce le varie posizioni presenti nella maggioranza che, ad oggi, non sa realmente se è più conveniente ottenere dalla Regione la piena proprietà dell’immobile o sperare che questa ne avochi a se la proprietà perché l’amministrazione comunale non ha rispettato gli impegni presi.
Capasso, Tozzi, Nobis e Michele Galluccio sono stati particolarmente critici e annunciando l’astensione sulla mozione hanno indotto Santulli a ritirare il documento dopo un’ora e mezza di appassionata discussione. Tozzi, in particolare, ha esibito un verbale della commissione lavori pubblici in cui Santulli in un intervento evidenziava la possibilità di dirottare i fondi del capannone (600mila euro) sulla pista di atletica.
Il sindaco Sagliocco ha ringraziato Santulli per il documento e invitato tutti a pazientare ancora in attesa che la Regione decida il da farsi. Approvato, con l’astensione dell’opposizione di Villano e Morra, il regolamento dell’Imu. “Ancora una volta – ha detto Villano nel suo intervento – il consiglio comunale è stato privato della possibilità di discutere politicamente di un provvedimento. Le tariffe Imu, già applicate in bilancio, sono un atto dovuto. Non posso non evidenziare come ancora una volta si continui a navigare a vista e ricordo al sindaco che siamo ancora in attesa di conoscere le sue linee programmatiche che da questi banchi non ricordo di aver mai ascoltato. Ora o questa amministrazione non ha un programma ho si ritiene il consiglio un mero organo di ratifica di scelte prese altrove e sbandierate sulla stampa”.
Angelo Golia
