CASTEL MORRONE – In seguito ad una nota diramata nei giorni scorsi dal Sindaco di Castel Morrone, Pietro Riello, il capogruppo dell’Unione Civica per Castel Morrone, Andrea Di Lorenzo, precisa quanto segue. “Non intendo scadere in una sterile polemica.
Trovo tuttavia impossibile resistere di fronte a tanta sfacciataggine per cui ritengo doveroso dare dei chiarimenti in merito alle affermazioni del sindaco Pietro Riello. Innanzitutto, in un periodo storico in cui il tema della legalità è avvertito come un tema centrale della politica, desta preoccupazione che il Sindaco possa pensare che il solo fatto di aver vinto le elezioni lo autorizzi ad agire in violazione della Legge. Entrando nel merito della vicenda io penso che l’aver avviato la procedura di esternalizzazione del servizio di refezione scolastica senza il preventivo assenso del Consiglio Comunale denota: o arroganza, di chi vuole scientemente violare la legge nella speranza di farla franca, ed è un fatto grave; o incompetenza, di chi è ignorante della legge e per questo non la osserva, ed è in questo caso, un fatto ancora più grave perché dimostra l’inadeguatezza a svolgere il compito che gli è stato affidato. Tentare di attribuire, poi, all’opposizione consiliare la responsabilità della propria incompetenza” – ha aggiunto Di Lorenzo – “denota evidentemente una tendenza assoluta alla mistificazione. Basta dire sul punto che il Sindaco prima ancora di aver avviato il nuovo servizio ha avuto la brillante idea di smantellare il servizio pubblico esistente e funzionante da anni. Dopo aver compiuto una serie di atti amministrativi, tra i quali anche una gara non andata a buon fine, si è accorto, a seguito di una formale diffida, che tutta la procedura era sbagliata ed ha convocato per il prossimo 9 novembre il Consiglio Comunale nel tentativo di rimediare al pasticcio. Va evidenziato che già in data 28/09/2012” – ha proseguito il capogruppo di Unione Civica – “nel corso del Consiglio Comunale avente ad oggetto “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi“ l’opposizione, con una espressa dichiarazione riportata nella delibera n. 46, faceva presente al Sindaco che “sull’esternalizzazione del servizio mensa non era stata data l’autorizzazione da parte del Consiglio comunale e pertanto la procedura era irregolare”. Ciò nonostante, incurante della segnalazione collaborativa, il Sindaco insisteva con pervicacia ad agire in violazione della legge. Non credo che bisogna aggiungere altro per rendersi conto di cosa stiamo parlando e di chi sono le responsabilità. Fatta questa doverosa premessa” – ha tenuto a sottolineare Di Lorenzo che affonda il dito nella piaga – “in merito alle citazioni elencate e che rappresenterebbero delle eccellenze per il paese di Castel Morrone, occorre far conoscere quanto segue: 1) il sindaco Pietro Riello, che non avendo altro da dire continua a ripetere come una cantilena la storiella della raccolta differenziata al 58%, ha speso in sette anni circa un milione e quattrocentomila euro in più di quello che avrebbe speso se non avesse revocato la gara espletata dalla precedente amministrazione. Ciò nonostante, da mesi oramai, non solo non viene effettuata la raccolta differenziata ma non viene neppure garantita la raccolta minima essenziale, tanto che lo stesso Sindaco ha emesso ben due ordinanze di somma urgenza con le quali, paventando un pericolo per l’igiene e la salute pubblica, sta cercando di rimediare all’errore imperdonabile di aver revocato una gara già quasi conclusa per abbracciare misticamente la fede nel CUB. 2) Per quanto riguarda le strade (anch’esse citate come esempio di eccellenza), basta chiedere al Sindaco quante richieste di risarcimento danni, causati dalle buche, sono giunte al Comune negli ultimi tre-quattro anni per farsi un’idea della situazione reale. 3) Per quanto riguarda la zona Peep tutto il procedimento è stato espletato durante le precedenti due amministrazioni” – ribadisce Di Lorenzo – “Sotto la gestione del sindaco Pietro Riello sono semplicemente stati avviati i lavori per la costruzione delle palazzine. Non vedo in questo caso (trattandosi tra l’altro di realizzazione da parte di privati cittadini) quale possa essere il merito del Sindaco. 4) La zona Pip, infine, è un caso a parte su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso. Il Sindaco dimentica di dire che, dopo aver vinto le elezioni del 2006, su tale questione mettendo al primo punto del proprio programma elettorale la delocalizzazione dell’area PIP oggi ha il coraggio (o meglio la faccia tosta) di rivendicare la realizzazione dell’area Pip quale merito della sua amministrazione. 5) Per il resto (pannelli fotovoltaici e rifacimento della pubblica illuminazione) si tratta di progetti allo stato embrionale. Così come già avvenuto per la privatizzazione del cimitero comunale e la costruzione del teatro non vedranno mai la luce” – è il “j’accuse” del capo dell’opposizione al sindaco Pietro Riello – “Basti sul punto evidenziare che il progetto per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico è fondato su uno studio di fattibilità chiaramente mendace (come già evidenziato dall’opposizione in Consiglio comunale). A fronte di un consumo reale di circa 30.000 KWh annui, infatti, lo studio stima (incomprensibilmente!) un autoconsumo di circa 150.000 KWh. Solo una infinita dose di sfacciataggine consente al Sindaco di poter dire le cose che vengono dette nel comunicato stampa. Poiché” – ha concluso Di Lorenzo – “tuttavia, non ho timore di essere smentito per quanto innanzi detto, colgo l’occasione per invitare il Sindaco ad un confronto pubblico sui temi da lui indicati quali eccellenze della sua amministrazione. Avrà così modo di spiegare direttamente ai suoi concittadini che le strade e la raccolta rifiuti di Castel Morrone sono tra le eccellenze della provincia di Caserta”.
Nunzio De Pinto