GIOIA SANNITICA – Finalmente un consiglio comunale più vivace del solito. A rendere tale la seduta, i vari interventi del neo dissociato dalla maggioranza (nelle scorse settimane ha fatto pervenire un documento di presa di distanza dal gruppo) di “Rinascite Gioiese”,  Raffaele  Cassella in merito alla discussione  riguardante lo schema del bilancio di previsione e quindi della programmazione finanziaria.

La seduta era iniziata con l’illustrazione del più importante documento di pianificazione da parte dell’assessore al ramo, Michelangelo Raccio, che ha rilevato i tagli ulteriori statali e regionali che creano  sofferenza nella gestione delle attività comunali “ i tagli hanno superato abbondantemente i 200.000 euro negli ultimi anni per cui il taglio di alcune spese ma anche l’incremento di alcune entrate come l’addizionale Irpef che è aumentata per far fronte alle risorse trasferite diminuite.  Le critiche di Cassella, anche verso il parere favorevole del revisore dei conti,  hanno riguardato il calcolo degli oneri per i permessi edilizi- urbanistici  rispetto  ai parametri del piano regolare a suo parere non esistente ( tesi contestata da Pucino per il quale esiste dal 1984 mentre è in corso una variante) ma, soprattutto,  la pur ridotta erogazione di risorse sarebbe una sorta di pretesto, di “giustificazione del propriooperato. Dovrebbe l’amministrazione  invece cercare di attivarsi con maggiore spirito di iniziativa e reperire strumenti diversi per garantire l’equilibrio dell’Ente” ha sottolineato. Inoltre ha messo in rilievo la immutata programmazione in materia di opere pubbliche salvo parziali modifiche rispetto all’anno scorso in particolare ha criticato l’utilità ed “il senso del secondo stralcio della zona industriale” quella della seconda area produttiva dainfrastrutturare che è stata già appaltata. Da ricordare che nel territorio di Gioia Sannitica  vi è un’altra zona PIP già pronta ma ancora non  fruita da investitori ed operatori economici. Sia il vicesindaco Pucino che l’assessore ai lavori pubblici hanno difeso la scelta della seconda zona Pipper non perdere il finanziamento regionale(il comune era orientato ad un progetto diverso, quello del cosiddetto “incubatore” rispetto a quello finanziato ma per gli uffici regionali  era diverso da quello dotato di risorse stanziate  ) pur ridotto rispetto alla consistenza originaria specie per gli espropri. Contrari al bilancio Cassella e tre consiglieri di minoranza Ettore Pellini. Ignazio Conte ed Angelo Di Chello. A poco meno di un’ora dall’inizio ha preso parte al voto anche il consigliere di maggioranza Carlo Marotti.

Michele Martuscelli

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