CASERTA – “Il PMI Day è la giornata dell’orgoglio di essere Piccola e Media impresa. Per questo evento, che abbiamo riproposto con successo per la seconda volta in provincia di Caserta, abbiamo aperto le porte delle nostre aziende agli studenti, agli insegnanti, ai media e agli amministratori locali con il desiderio di mostrare loro quello che siamo, cosa facciamo e come lo facciamo. Per raccontare un luogo – l’impresa – in cui i pensieri si trasformano in azione e le parole in fatti”.

Lo ha detto il presidente della Piccola Industria di Confindustria Caserta, Andrea Funari, a conclusione dell’evento, che ha visto coinvolti oltre 200 studenti di sette istituti tecnici ed altrettante aziende. Insieme con i consiglieri del Comitato Piccola Industria, Giovanni Bo e Angela Casale, il presidente Funari infatti ha presenziato a quasi tutti gli incontri degli studenti con i dirigenti di Parmalat a Piana di Monteverna, Fattorie Garofalo a Capua, Crowne Plaza Hotel a Caserta, Barilla a Marcianise, Novotel a Capodrise, Indesit company a Carinaro e gli studi di Tele Luna a Caserta. Ricordo le scuole che hanno aderito all’iniziativa: Isis Ugo Foscolo di Teano (gli studenti erano accompagnati dalla professoressa Teresa Boragine), Ipsar di Piedimonte Matese (professoressa Antonella Giardullo), Ipsar Galileo Ferraris di Caserta (professore Angelo Mozzillo), Itc Gallo di Aversa (professori Angelo Del Prete e Ciro D’Aniello), Ipsar di Aversa (professori Giovanna Campaniello e Alfredo Frattoluso), Isis Conti di Aversa (professore Giuseppe Piccolo), Itgc Lener di Marcianise (professoressa Donatella Cagnazzo). “Chi è venuto a trovarci – ha aggiunto Funari – ha ascoltato storie di aziende forti, che non si arrendono alla crisi, ha toccato con mano la passione e la competenza di imprenditori capaci, ha scoperto quanto impegno, sacrificio e coraggio vi sono dietro un prodotto o un servizio”. Per il presidente della Piccola Industria di Caserta questo di oggi è stata anche l’occasione per riflettere sull’attualità contingente del momento economico. “L’iniziativa di oggi – ha aggiunto Funari – è stato come fare un viaggio nell’economia reale e nei suoi fondamentali, un’occasione che ci rende in fondo orgogliosi di essere italiani”. Per il presidente della PI, però, “sono ancora molti i vincoli che frenano il nostro sviluppo: rispetto alla Germania, ad esempio, abbiamo un global tax rate superiore del 20% e un costo del lavoro per unità di prodotto superiore del 35%. Abbiamo, un costo dell’energia maggiore del 30% rispetto alla media europea e siamo penalizzati da uno spread elevato sui titoli pubblici. E, tuttavia, nonostante questi vincoli riusciamo a restare competitivi e ad essere il secondo paese manifatturiero d’Europa. Questo risultato lo dobbiamo alle tante imprese innovatrici e agli uomini e le donne che le guidano, persone nate per reagire e non per resistere”.

 

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