CASERTA – “Una pagina di buona politica, quella è che stata scritta oggi, che consentirà alla tanto bistrattata provincia di Caserta di vedere finalmente riequilibrate le risorse economiche e finanziarie ad essa destinate dalla Regione Campania, in relazione all’offerta sanitaria”.
Si dice estremamente soddisfatto l’onorevole Angelo Consoli, espressione dell’Udc, dell’approvazione, durante i lavori del consiglio regionale, di una mozione che impegna il presidente della giunta regionale, già commissario ad acta per il disavanzo sanitario, onorevole Stefano Caldoro, “nelle more della revisione al crono-programma previsto dal decreto sul riordino della rete ospedaliera, a dover garantire e assicurare al fabbisogno sanitario dell’intera provincia di Caserta il giusto riparto economico, in linea con le altre province della regione Campania, così come viene sancito dalle normative vigenti”. Una mozione, che ha visto l’onorevole Consoli tra i primi firmatari, che è stata licenziata all’unanimità dei presenti in aula oggi e che, “sicuramente – aggiunge il consigliere regionale Angelo Consoli – sarà accolta favorevolmente non soltanto dagli addetti ai lavori, forze sindacali in primis, ma, soprattutto, dalla comunità di Terra di Lavoro che, negli ultimi anni, ha dovuto fare i conti con una sanità carente da tutti i punti di vista”. Più volte, infatti, è stata evidenziata la necessità di assicurare il conseguimento di livelli uniformi di assistenza su tutto il territorio regionale. “Obiettivo, questo, – si legge nella mozione approvata in consiglio regionale – puntualmente smentito dalla cronica carenza di posti letto per la provincia di Caserta (1 posto letto ogni 349 abitanti, ben al di sotto della media regionale di 1 posto letto nogni 306 abitanti) e dalla mancanza di strutture ad elevata specializzazione”. Cosa ancora più grave, fino ad oggi, i criteri di riparto del fondo sanitario regionale “non hanno tenuto conto, – ricorda l’onorevole Consoli – delle caratteristiche geomorfologiche e di dispersione della popolazione sul territorio, si prenda ad esempio l’Alto Casertano, in quanto non risulta condivisibile l’impostazione che valuta con un indice, neanche doppio, il disagio tipico delle zone depauperate, rispetto a quello con elevata densità abitativa”. Infine, un plauso a tutte le forze politiche che, “indipendentemente dall’appartenenza partitica,– conclude l’onorevole Consoli – per senso di responsabilità hanno condiviso uno strumento che ridarà dignità alla provincia di Caserta, riallineandola alle restanti province della regione Campania, mettendo quindi la parola fine ad una mortificazione, questa sì, non più sostenibile”.