NAPOLI – “Ho presentato due proposte di legge taglia-sprechi. La Destra in Campania continua la sua lotta ai costi della politica”. Lo dichiara Carlo Aveta, consigliere regionale e segretario regionale de La Destra.
“La prima – afferma Aveta – intende riformulare l’articolo 14 della legge regionale 15/1989 e successive modifiche, che stabilisce il numero di componenti delle segreterie particolari per l’ espletamento delle attività di collaborazione diretta con il Presidente del Consiglio Regionale, i Componenti dell’Ufficio di Presidenza, i Presidenti delle Commissioni ed il Presidente del Collegio dei revisori dei Conti. In particolare – continua Aveta – la mia proposta mira alla riduzione del 50% dei componenti delle segreterie particolari. Ad esempio, la normativa attuale assegna ben quindici membri per la segreteria particolare del Presidente del Consiglio Regionale mentre la mia proposta ne indica otto. Appare superfluo sottolineare come le norme che si propone di abrogare siano state approvate in un’epoca lontana anni luce dall’attuale momento storico e siano difficilmente comprensibili dall’opinione pubblica”. “La seconda proposta – sostiene Aveta – mira a modificare l’articolo 41 dello statuto della Regione Campania, portando da dodici a nove il numero massimo complessivo delle commissioni consiliari, scaturisce dalla considerazione che alcune commissioni speciali – di fatto monotematiche – risultino essere degli inutili doppioni di commissioni permanenti, le cui funzioni ed attribuzioni potrebbero sopperire al taglio previsto dalla presente proposta. Da un attento esame dell’attività legislativa – prosegue Aveta – si deduce che la ‘Commissione speciale per la prevenzione del mobbing’ e la ‘Commissione politiche giovanili’ potrebbero essere accorpate alla ‘Commissione permanente Istruzione, Cultura, Ricerca scientifica e Politiche sociali’ mentre le competenze della ‘Commissione speciale per il controllo sulle bonifiche ambientali e riutilizzo dei beni confiscati’ potrebbero essere attribuite alla ‘Commissione permanente Ambiente’ per quanto concerne la questione bonifiche ambientali ed alla ‘Commissione d’inchiesta Anticamorrà per quanto riguarda le questioni relative ai beni sequestrati alla criminalità organizzata. Appare evidente – continua Aveta – come, alla luce della cosiddetta spending review che sta riguardando anche la Regione Campania, sia impensabile continuare a mantenere in vita ben dodici commissioni consiliari. Per La Destra è possibile svoltare anche in Campania verso una sana e trasparente politica soltanto attraverso meno poltrone, meno staff e meno clientele”, conclude l’esponente del partito di Storace.