NAPOLI – “E’ necessario e urgente che la Regione Campania si doti al più presto del Piano Energetico Ambientale Regionale, strumento indispensabile perché, in materia di fonti energetiche rinnovabili, si possa attuare una progettazione veramente sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico-sociale”.
Lo ha affermato oggi il presidente della commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania, Luca Colasanto (Pdl), al termine della seduta di audizione convocata per ascoltare i presidenti de “Il Feudo di Tingano” e del “Comitato Festa Madonna dell’Immacolata” di contrada Tingano, così come da loro richiesto, associazioni del territorio del comune di Apice (Bn) che già nei giorni scorsi avevano espresso una forte preoccupazione per la realizzazione di una pala eolica installata in prossimità di abitazioni e coltivazioni biologiche di qualità. Zona sic
Prendendo atto di come “ancora una volta, in mancanza di una disciplina regionale in materia di fonti energetiche rinnovabili, tocca ai cittadini il compito di difendere i propri territori da provvedimenti di autorizzazione all’installazione di pali eolici che rischiano di incidere negativamente sull’ambiente e l’economia delle zone interne distruggendo corridoi migratori, coltivazioni biologiche di qualità e alterando la fisionomia dei paesaggi”, il presidente Colasanto ha ricordato come già da mesi la commissione abbia provveduto a licenziare la proposta di legge relativa al “Piano Energetico Ambientale Regionale”. Un provvedimento che, “in tema di eolico, detta norme specifiche affinché l’autorizzazione di impianti venga concessa in presenza di requisiti di effettiva funzionalità degli stessi e nel pieno rispetto del territorio”.
Nel corso dell’audizione i Presidenti delle Associazioni hanno lamentato il ruolo negativo che le Province svolgono nel percorso autorizzativo, rendendo difficile l’individuazione delle norme applicative e degli organi competenti.
“Per quanto riguarda il nostro impegno – ha affermato Colasanto – siamo al fianco dei cittadini e a difesa delle condizioni di vivibilità delle loro comunità, ma abbiamo bisogno, insieme con le linee guida che bisognerà approvare al più presto, di norme specifiche che disciplinino nel dettaglio i criteri di localizzazione degli impianti”.